Richard Bach, autore de Il gabbiano Jonathan, grave dopo schianto con il suo aereo

2 Settembre 2012da PIERGIORGIO GOLDONI

Il volo è la sua passione, la sua fonte di ispirazione, ma proprio il volo ha rischiato di strappargli la vita. Richard Bach, l’autore del celebre romanzo Il gabbiano Jonathan Livingston, è infatti stato ricoverato in gravi condizioni allo Harborview Medical Center di Seattle dopo essersi schiantato con il suo aereo sull’isola di San Juan.

La notizia è stata data alla Associated Press dal figlio James, che ha spiegato che il padre si stava recando in visita da un amico quando, in fase di atterraggio, il suo idrovolante ha agganciato un cavo della linea elettrica, schiantandosi al suolo senza più controllo. Bach, che viaggiava solo, ha riportato ferite alla testa e a una spalla definite “serie” dai sanitari del nosocomio: “Al momento stiamo aspettando che il sedativo finisca il suo effetto e che si risvegli completamente“, ha concluso James.

Nato il 23 giugno del 1936 a Oak Park, in Illinois, Richard Bach è stato pilota riservista dell’U.S. Air Force, pilota acrobatico e redattore di manuali tecnici prima di arrivare, in tarda età, alla narrativa. La passione per gli aerei e per il volo ha ispirato e influenzato gran parte della sua produzione, fino a raggiungere il culmine nella sua opera più nota, per l’appunto Il gabbiano Jonathan Livingston (1970).

Raccontato come una favola moderna, il romanzo di Bach è una metafora dell’uomo e della sua ricerca di un senso più profondo dell’esistenza: Jonathan, infatti, a differenza dei compagni di stormo che imparano a usare le ali solo per procacciarsi il cibo, tramite l’arte del volo cerca di comprendere il mistero della vita, spingendosi verso sempre nuovi confini.

Snobbato dalla critica, il romanzo di Bach è diventato il manifesto di numerose generazioni, che nelle vicende del gabbiano protagonista vi hanno letto via via insegnamenti ispirati al cattolicesimo, al pensiero positivo, all’anarchismo cristiano e alla New Age. E in effetti il Il gabbiano Jonathan Livingston si presta a molteplici interpretazioni proprio per la trasversalità donata all’opera dalla filosofia del volo, come conferma lo stesso figlio di Bach: “Papà descriveva il volo come la sua religione. E’ un aviatore molto appassionato. Sarebbe terribile se, dopo il suo recupero, non potesse più volare. Quell’uomo ha bisogno di volare“.

Fonte:http://magazine.excite.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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