Agusta

14 Febbraio 2013

ROMA – L’inchiesta su Finmeccanica mette a rischio la commessa indiana per 12 elicotteri, ballano 500 e passa milioni. Sarebbe una “botta” per l’industria italiana, una botta che fa male ma che si assorbe, come un dolorosissimo livido. Se però alla prima botta aggiungi la seconda, cioè la sconfitta diventata ora più probabile nella gara per fornire agli Usa l’aereo base per l’addestramento dei piloti, allora i milioni diventano miliardi e la botta diventa sanguinosa ferita, altro che doloroso livido. Se poi ci aggiungi ancora le conseguenze, già all’Italia minacciate, dalla rinuncia totale o parziale degli F35, cioè meno commesse e soldi per le fabbriche italiane del settore, allora sommi e vedi che butta male dal cielo per l’industria aeronautica italiana. Lassù qualcuno…non ci ama e l’Italia che fabbrica ali rischia l’osso del collo.

I guai vengono dal cielo, sotto forma di elicotteri, aerei, F35. L’Italia li produce come quasi nessun altro al mondo, in termini di qualità, e li vende all’estero. E ne compra anche in notevole quantità, ne compra l’Aeronautica italiana, e quello che spende è almeno in parte compensato dagli investimenti delle aziende estere nel nostro Paese. Un cane che si morde la coda, un “Rischiatutto” che l’Italia sta giocando.

L’inchiesta della magistratura italiana sui 12 elicotteri venduti da Finmeccanica all’India ha fatto emergere l’accusa di tangenti e la conseguenza è stata che Nuova Delhi, in attesa della fine dell’inchiesta, non ritirerà altri elicotteri oltre i tre già consegnati. Cosa rischia l’Italia? A stretto giro un impatto sulla produzione e sul fatturato delle fabbriche italiane. Ma il rischio è anche più ampio se di diffondesse nel mondo l’idea che noi italiani paghiamo tangenti e attiriamo inchieste, o anche solo che la nostra magistratura è “più brava” a scovare l’intoppo. Finmeccanica è un colosso in Italia, che muove miliardi di euro, che colpo sarebbe sull’economia italiana si può facilmente intuire.

Se l’India non volesse più gli Aw-10 dagli stabilimenti di AgustaWestland a Vergiate, a Yeovil e a Filadelfia uscirebbero 9 elicotteri in meno su una produzione totale di 200 macchine l’anno, un danno non indifferente ma neanche irrimediabile. Gli effetto a lungo raggio non sono così indolori, come si legge su La Stampa:

Ma se si considerano i riflessi a lungo raggio Finmeccanica rischia di diventare un fornitore meno appetibile nel mondo? Si dice che possa finire in una specie di lista nera. Un analista del settore, Pietro Batacchi (direttore della rivista Rid) minimizza il pericolo: «Intanto mi pare improbabile che l’ordine indiano venga cancellato. Non è facile trovare in giro per il mondo aziende con le macchine di AgustaWestland. E quanto alla black list, anche se le mazzette fossero dimostrate, il che è tutto da vedere, non mettiamoci in testa che l’Italia sia un caso speciale. Anni fa la britannica Bae System è stata coinvolta in un grosso scandalo in Arabia saudita per i Tornado ma poi è tornata a vendere allo stesso cliente i Typhoon». E udite udite, c’è del marcio persino in Scandinavia: «Che cosa c’è di più pulito, onesto e trasparente della Finlandia? Eppure la finlandese Patria, un grande produttore di blindati, tempo fa è finita nei guai per una storiaccia dello stesso genere».

 

E sono in bilico anche le commesse negli Stati Uniti. Loren Thompson, analista del Lexington Institute, dice: “Il programma più importante che vede in corsa Finmeccanica in questo momento riguarda il jet di addestramento per tutti i piloti delle forze armate americane. È il primo velivolo sul quale un pilota sale per apprendere a volare. Finmeccanica è in gara contro Lockheed Martin e Bae System, due aziende americane. Questo significa che già in partenza è più debole. Lo scandalo delle tangenti rischia di diminuire ancor più la possibilità di prevalere”.

Sugli F35 un altro “Rischiatutto”. L’Italia spenderà 15 miliardi ma nel frattempo 27 aziende, la maggior parte delle quali appartenenti al gruppo Finmeccanica, godranno di contratti per 9 miliardi di dollari. “Non è elegante dirlo -dice Stephen O’Bryan, prossimo direttore operativo del programma F35 – , ma se un paese acquista un aereo non può aspettarsi la quantità di investimenti dell’Italia che ne compra 90″.

Fonte:www.blitzquotidiano.it


1 Dicembre 2012

L’AgustaWestland AW109 (in precedenza A109) è un elicottero multiruolo a otto posti biturbina, progettato in Italia dall’Agusta (confluita nel 2000 nella AgustaWestland) e commercializzato a partire dagli anni settanta

Storia

Alla fine degli anni sessanta, l’Agusta ideò l’A109 come elicottero civile monomotore. La ricerca delle prestazioni desiderate, però, portò alla scelta di cambiare il progetto iniziale e nel 1969 venne presa la decisione di utilizzare due turbine Allison 250-C14. L’Agusta abbandonò una possibile versione militare (l’A109B) e si concentrò su una a otto posti denominata A109C.

Il primo dei tre prototipi iniziali volò per la prima volta il 4 agosto 1971. Seguì un lungo periodo di messa a punto e il primo esemplare di produzione effettuò il primo volo nell’aprile 1975, mentre le consegne iniziarono nel 1976. Il prodotto divenne subito un successo e venne impiegato in molti ruoli oltre quello del trasporto leggero, come per esempio eliambulanza e ricerca e salvataggio.

Il modello inizialmente doveva chiamarsi “Hirundo“, nome latino della rondine, ma il nome non si è mai veramente affermato e lo si è chiamato generalmente solo A109. Più recentemente si sono utilizzate le denominazioni commerciali Power, Élite e Grand.

Nel 1975, l’Agusta considerò nuovamente la possibilità di realizzare una versione militare ed eseguì alcune prove tra il 1976 e il 1977 con cinque A109A equipaggiati con i missili anticarro BGM-71 TOW. Dalle esperienze maturate vennero sviluppate due versioni: una leggera da attacco o Close Air Support e una per operazioni navali. I cinque elicotteri vennero acquisiti dall’Esercito Italiano che equipaggiò l’allora Aviazione Leggera dell’Esercito e li rinominò A109 AT.

Sebbene l’elicottero si distingua rispetto a molti concorrenti per l’avere il carrello retrattile, dieci anni dopo, nel 1987, l’Esercito Italiano ordinò altri 24 elicotteri nella configurazione A109 CM con carrello fisso. Vennero acquisite due configurazioni: la prima semplificata A109 EOA-1 in 16 esemplari di cui uno perso in un incidente di volo, più altri 8 nella configurazione completa EOA-2.

Nello stesso periodo, le forze armate del Belgio, dopo un’accesa competizione con i francesi, ordinarono circa 40 elicotteri di questo tipo. La commessa si rivelò una pessima pubblicità allorché, a prescindere dalla qualità del prodotto, nel 1988 venne alla luce uno scandalo per corruzione, quando venne appurato che erano state pagate tangenti ai due partiti socialisti belgi al governo per oltre 50 milioni di franchi per ottenere la commessa. Lo scandalo portò alle dimissioni e alla incriminazione del segretario generale della NATO Willy Claes. Lo scandalo, raggiunse in Belgio la fama dello scandalo Lockheed in Italia, relativo all’acquisto di 14 C-130 Hercules agli inizi anni settanta.

L’evoluzione del progetto avutasi negli anni novanta si concretizzò con la messa in produzione della variante A109E, battezzata “Power“. L’ottenimento per questa versione della certificazione JAR-OPS 3 Classe 1 Categoria A (decollo ed atterraggio anche con un motore in avaria), unitamente all’abilitazione IFR in configurazione singolo pilota (operazioni consentite di notte e in ogni condizione meteorologica), portò ad un forte recupero di immagine e di mercato che, tra i vari momenti positivi, ha avuto quello dell’aggiudicazione della commessa per la U.S. Coast Guard. Dopo severe prove comparative, sono stati acquisiti alcuni A109E Power, rinominati MH-68A Stingray, per equipaggiare il reparto HITRON (Helicopter Interdiction Tactical Squadron) nel ruolo di elicotteri armati da interdizione a corto raggio, specializzati nella caccia ad alta velocità contro il contrabbando di droga.

L’A109 in versione civile è attualmente in produzione presso lo stabilimento di assemblaggio finale di Vergiate in provincia di Varese. È disponibile nelle varianti Power, Élite con allestimenti di pregio e Grand con cabina allungata.

Le versioni militari in produzione prendono il nome di LUH (Light Utility Helicopter) o LOH (Light Observation Helicopter)

Le fusoliere dell’A109 sono prodotte anche dalla Państwowe Zakłady Lotnicze (PZL) polacca. Nel 2006 è stata consegnata la 500ª fusoliera prodotta da questo costruttore, confermando il successo di dieci anni di collaborazione tra queste aziende.

L’AgustaWestland AW119 Koala viene considerato la variante monomotore dell’AW109, ma, ad un esame più attento, si possono evidenziare alcune differenze maggiori. Il Koala ha il carrello a pattino, alcune importanti differenze aerodinamiche tra cui la coda e i pianetti di coda e un’avionica più semplice.

Versioni

 
A109A: Primo modello di produzione, equipaggiato con due motori Allison 250-C20 a turbina. Data del primo volo: 4 agosto 1971.
  • A109A Mk II: Versione civile migliorata dell’A109A.
  • A109B: Versione militare non prodotta.
  • A109BA: Versione per l’Esercito Belga.
  • A109C Hirundo (Rondine): Versione civile a otto posti, motorizzata con due turbine Allison 250-C20R-1.
  • A109CM: Versione militare Standard con carrello fisso.
    • A109 EOA-1: Versione semplificata per l’Esercito Italiano.
    • A109 EOA-2: Versione in configurazione completa per l’Esercito Italiano.
  • A109K: Versione militare.
  • A109K2: Versione civile e per polizia, versione per ricerca e soccorso, per utilizzo in altitudine e ad alte temperature. È un brevetto sviluppato insieme alla REGA (elisoccorso svizzero) appositamente studiato per l’alta quota.
  • A109KM: Versione militare per utilizzo in altitudine e ad alte temperature.
  • A109KN: Versione navale.
  • A109M: Versione militare.
  • A109MAX: Versione medica.
  • A109N NEXUS : Versione multiruolo migliorata entrata in servizio nel 2009; è stata adottata in 17 macchine dai Carabinieri, 8 dalla Guardia di Finanza, 3 esemplari dal Corpo Forestale dello Stato e 1 dalla Polizia.
  • A109AII: Versione pattugliamento costiero per la Guardia di Finanza.
  • A109E Power: Versione civile, VIP, elisoccorso e polizia.
  • A109 LUH: Versione per la Royal New Zealand Air Force, la Suid-Afrikaanse Lugmag Sudafricana e la Svenska Flygvapnet svedese con motore Turbomeca Arrius da 716 shp.
 
A109 LOH: “Light Observation Helicopter Versione per la Tentera Darat malese con motore Turbomeca Arrius da 716 shp.
  • A109S Grand: Versione civile allungata con motori Pratt&Whitney 207.
  • A109SP Grand New: Versione del Grand con nuova avionica.
  • A109SP REGA/IFR REGA: Versioni del 109SP sviluppato in collaborazione con REGA per l’elisoccorso.
 
 

Utilizzatori

Militari

bandiera Albania
bandiera Argentina
bandiera Australia
opera con 4 esemplari di AW109E Power;
bandiera Bangladesh
ordinati 2 AW109 Power (consegna prevista nel 2011);
bandiera Belgio
  • Composante air de l’armée belge
bandiera Benin
ha in organico 4 AW109HO Hirundo per compiti utility e di attacco leggero;
bandiera Cile
opera con 5 AW109 E Power;
bandiera Egitto
  • Al-Quwwat al-Jawwiya al-Misriyya
3 AW109 Power impiegati per compiti di EMS (Emergency Medical Services), acquistati con il contributo del ministero della sanità egiziano;
bandiera Ghana
vola con 2 esemplari di A109 Hirundo;
bandiera Grecia
  • Polemikí Aeroporía
impiega 3 esemplari di AW109E per missioni MEDEVAC;
bandiera Italia
ha avuto in organico per alcuni anni 2 esemplari di A109A, utilizzati per il trasporto VIP;
3 A109A per trasporto VIP, 2 A109AT per la sperimentazione di tattiche controcarro, 24 A109CM (16 A109EOA-1 e 8 A109EOA-2) per compiti di ricognizione;
26 A109A/A-II dal 1979, 2 A109E Power impiegati per trasporto VIP dal 2000 e 17 AW109N Nexus dal 2008;
25: 19 sono A.109A-II e 6 sono A.109C
bandiera Nuova Zelanda
opera con 3 esemplari di AW109LUH, ne restano da consegnare altri 3;
bandiera Lettonia
bandiera Malesia
opera con 11 AW109LOH, utilizzati per compiti di osservazione;
bandiera Messico
bandiera Nigeria
ha in organico 7 esemplari di AW109LUH;
opera con 2 esemplari di AW109E Power, impiegati per il pattugliamento marittimo e missioni SAR;
bandiera Paraguay
ha avuto in organico 1 A109A adibito al trasporto presidenziale.
bandiera Perù
impiega 5 A.109K per compiti di attacco leggero;
bandiera Regno Unito
opera con 4 AW109A Hirundo e 2 AW109E Power;
impiega 3 AW109E Power per il trasporto VIP;
bandiera Stati Uniti d’America
bandiera Sudafrica – 30 LUH
bandiera Svezia
20 LUH (denominati HKP-15) certificato nel 2005
bandiera Venezuela

Governativi

bandiera Bulgaria
ordine di tre AW109E Power di cui un esemplare consegnato nel marzo 2010.
bandiera Cina
2 esemplari della versione Grand ordinati + 2 opzioni;
Bandiera della Svizzera Svizzera
  • Rega, soccorso alpino svizzero

 

AgustaWestland AW109 Grand

Descrizione
Tipo elicottero leggero utility
Equipaggio 1 o 2 piloti
Costruttore Bandiera dell'Italia Agusta
Bandiera dell'Italia Bandiera del Regno Unito AgustaWestland
Data primo volo 4 agosto 1971
Esemplari più di 550 di cui 200 Power e 280 Grand
Dimensioni e pesi
Tavole prospettiche
Lunghezza 13,04 m
Apertura alare 3,5 m
Diametro rotore 11,0 m
Peso a vuoto 1 576 kg
Peso carico 7 375 kg
Peso max al decollo 3 000 kg
Capacità 2 094 kg
Propulsione
Motore 2 turbine Pratt & Whitney Canada 206C o 2 Turbomeca Arrius 2K1
Potenza 423 kW (567 shp) ognuna
Prestazioni
Velocità max 285 km/h (154 kt)
Autonomia 965 Km
Tangenza 5 974 m (19 600 ft)
Armamento
Mitragliatrici 12,7 mm (250 colpi) montate in pod, 7,62 mm montate su supporto esterno, 12,7 mm montate in postazione mitragliere laterale.
Missili 2 lanciatori missili TOW (2 o 4 missili l’uno), 2 pod razzi da 2.75″ o 81 mm, 7 o 12 razzi per pod
Altro pod misto razzi/mitragliatrice (3 razzi da 70 mm e mitragliatrice 12.7 mm (200 colpi))

Fonte:http://it.wikipedia.org


25 Ottobre 2012

Roma, Italia – Pozzessere: “Mi chiese ‘Una provvigione’, ma io rifiutai”

(WAPA) – Spunta un nuovo nome nell’inchiesta napoletana su Finmeccanica, che ieri ha portato all’arresto dell’ex-direttore commerciale del gruppo Paolo Pozzessere ed all’iscrizione nel registro degli indagati dell’ex-ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola (AVIONEWS): si tratta di Esteban Caselli, senatore eletto nella ripartizione Sudamerica della circoscrizione Estero.

Nel verbale dell’interrogatorio di Pozzessere dell’11 novembre scorso, pubblicato oggi da numerosi organi di stampa italiani, l’ex-dirigente Finmeccanica dichiara che nel marzo-aprile 2001 fu contattato dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che gli chiese se Finmeccanica fosse interessata ad una commessa di aerei ed elicotteri per l’Indonesia. “A tale domanda -dice Pozzessere– io risposi affermativamente e lui mi disse che c’era un suo amico, il senatore Esteban Caselli, che poteva esserci utile, nel senso che Caselli conosceva una persona che poteva esserci utile per la trattativa in Indonesia; dopo qualche giorno mi chiamò il senatore Caselli e mi disse che mi avrebbe presentato tale Tsatsiky, che era l’uomo che poteva aiutarci nella trattativa”.

Il senatore fissò un appuntamento con Tsatsiky nell’ufficio di Pozzessere per il 27 giugno 2011, ma l’incontro non si svolse: secondo Caselli l’intermediario indonesiano “Non aveva fornito sufficienti garanzie”. Secondo l’ex-dirigente Finmeccanica le cose sarebbero però andate diversamente: “Un mio collega responsabile di Finmeccanica a Londra Alberto De Benedictis, mi disse di aver incontrato Tsatsiky il quale gli aveva detto che il senatore Caselli gli aveva chiesto dei soldi per farlo incontrare con me e per avere un mandato di agenzia da Finmeccanica, o meglio da Alenia”.

I rapporti tra Pozzessere ed il senatore non sono però limitati a quell’episodio: l’ex-manager riferisce che, tempo dopo, Caselli andò a trovarlo nel suo ufficio, proponendo la vendita di un elicottero al ministero dell’Interno. “Gli dissi di mettersi in contatto con Agusta e cioè la società del gruppo che si occupa di elicotteri; a tal riguardo gli diedi il nominativo della persona di Agusta. Nella medesima circostanza mi chiese quale sarebbe stata la ‘Provvigione’ e io gli risposi freddamente che lui era un senatore della Repubblica e che, semmai, in presenza di presupposti commerciali, la provvigione per un mediatore/agente esperto del settore e per un affare di quel tipo, pari a 4,5 milioni di Euro, poteva andare dal 5% al 10%. Ritengo che anche tale vicenda non sia andata in porto”. (Avionews)
(0092)

Fonte:www.avionews.it


13 Settembre 2012

Bell 206 è una famiglia di elicotteri leggeri mono e biturbina con rotore a due pale, sviluppata dall’azienda statunitense Bell Helicopter Textron dalla fine degli anni sessanta e tuttora in produzione. Il primo Bell 206 fu originariamente sviluppato per il programma Light Observation Helicopter dell’United States Army, ma non si aggiudicò il contratto. La Bell riprogettò la struttura modificandola per ospitare cinque posti e la commercializzò con successo sul mercato civile con il nome Bell 206A JetRanger. Il nuovo modello venne selezionato anche dall’esercito statunitense, che gli assegnò la denominazione OH-58 Kiowa. La Bell sviluppò una ulteriore versione a sette posti, cui diede il nome di LongRanger e che fu in seguito offerta anche in versione a due motori con il nome TwinRanger.

In Italia la versione JetRanger venne prodotta su licenza dall’Agusta con la denominazione Agusta-Bell AB206

Nell’ottobre 1961 la United States Army emise una specifica (RFP) per la fornitura di un elicottero leggero da ricognizione (Light Observation Helicopter – LOH). Al concorso risposero con un proprio progetto 12 aziende del settore tra le quali Fairchild-Hiller, Hughes Tool Co. Aircraft Division e la Bell che presentò il Model 206, selezionato dalla commissione per passare dalla fase progettuale a quella successiva ed al quale venne assegnata la denominazione ufficiale YHO-4A.

La Bell nel 1962 realizzò 5 prototipi da fornire alla U.S. Army per test di valutazione durante i quali i collaudatori giudicarono il modello sottopotenziato, un problema che probabilmente lo estromise dal concorso in quanto il loro YOH-4A non risultò tra i progetti che passarono alla fase successiva. In seguito la Bell tentò di introdurre il loro modello sul mercato civile riscuotendo però scarso interesse da parte dei potenziali acquirenti. A seguito di una ricerca di mercato si scoprì che questo era dovuto principalmente all’aspetto, poco gradito al pubblico, per cui incaricarono l’ufficio progetti di ridisegnare la parte anteriore della fusoliera in modo che risultasse esteticamente più elegante. Il modello così modificato assunse la linea che conserva tuttora e la nuova denominazione Model 206A JetRanger, conquistando il successo commerciale e diventando capostipite di una serie di modelli e sviluppi altrettanto fortunati.

Descrizione tecnica

Sviluppo

206L LongRanger

Il 206L LongRanger è una versione allungata che ha aumentato la capacità dagli originali 5 posti delle versioni 206A e 206B ai 7 di questo modello, ottenuto con l’allungamento di 762 mm (30 in) della fusoliera e consentendo l’inserimento di due nuovi posti affiancati tra la fila di sedili anteriori e posteriori. Dal 1975, anno della sua introduzione, venne prodotto in più di 1 000 esemplari nelle sue varie versioni disponibili. Nel 1981 ne venne realizzata una versione militare denominata 206L TexasRanger. La propulsione era affidata ad un turboalbero Allison 250-C20B, il britannico Rolls-Royce Model 250 realizzato su licenza, passato dal 250-C20B della versione iniziale alle più potenti 250-C28 che equipaggiava la 206L-1 e 250-C30P da 490 shp installato nei successivi 206L-3 e 206L-4.

Nel 2007 la Bell ha annunciato un programma atto ad aggiornare i 206L-1 ed L-3 allo standard L-4, ridenominando i due modelli 206L-1+ ed L-3+, i quali differiscono per un irrobustimento generale della struttura, una nuova trave di coda, un gruppo di trasmissione migliorato e motori aggiornati alle ultime specifiche. Questo ha portato dei miglioramenti in termini di prestazioni incrementando il valore di peso massimo al decollo di 300 lb.

Gemini ST e TwinRanger

Il primo sviluppo verso un nuovo modello basato sul 206 risale alla metà degli anni ottanta. Denominato Bell 400 TwinRanger rimase però allo stadio di prototipo e non entrò mai in produzione.

Nel 1989, la Tridair Helicopters iniziò lo sviluppo di una versione biturbina del LongRanger. Denominato Gemini ST. Il prototipo volò per la prima volta il 16 gennaio 1991. La certificazione FAA rilasciata il novembre successivo riguardava la conversione dai LongRanger 206L-1, L-3 ed L-4 alle specifiche Gemini ST. A metà del 1994 al Gemini ST venne concessa la prima certificazione come “Single/Twin aircraft”, che gli consente di operare sia come mono che come biturbina in tutte le fasi di volo.

Il Bell 206LT TwinRanger era un nuovo modello sviluppato dal 206L-4, equivalente al Tridair Gemini ST e del quale ne vennero prodotti, dal gennaio 1994 alla fine del 1997, solamente 13 esemplari. Il TwinRanger venne sostituito nella gamma dal nuovo Bell 427.

407

Derivato dal Model 206, il Bell 407 ed il suo corrispondente militare OH-58D, utilizzava un nuovo tipo di rotore a 4 pale, che abbinava un incremento nelle prestazioni con la riduzione delle vibrazioni e del rumore. Il previsto sviluppo del 407, denominato Bell 417, rimase alla fase di prototipo e non ebbe un seguito commerciale.

Storia operativa

Un Bell 206L-4 Long Ranger IV, utilizzato per riprese aeree dalla rete CTV British Columbia, mentre sta per prendere il volo dall’eliporto Harbour di Vancouver

Il JetRanger, introdotto sul mercato civile nel 1967, venne aggiornato tre volte, ma il suo aspetto rimase sostanzialmente invariato. Nel 1971 venne introdotto il primo modello aggiornato, il 206B JetRanger II, sostituito nel 1977 dal 206B-3 JetRanger III, che si distingueva per l’adozione di un nuovo rotore di coda e di una motorizzazione più potente.

Negli Stati Uniti è un modello molto popolare e riconosciuto grazie al suo intenso utilizzo nei servizi giornalistici sulle condizioni del traffico.

La U.S. Army, che gli diede la denominazione OH-50 Kiowa, lo selezionò per impiegarlo sostanzialmente nello stesso ruolo civile, mentre United States Navy, Marines, e United States Coast Guard usano una particolare versione 206, denominata TH-57 Sea Ranger, nella scuola di volo di NAS Whiting Field. La versione denominata TH-67 Creek viene impiegata dalla U.S. Army come addestratore per piloti elicotteristi. Il 206 LongRanger, al contrario del più corto JetRanger, grazie alle sue dimensioni è impiegato normalmente nel servizio di elisoccorso.

Nei piani di volo la designazione ICAO per JetRanger e LongRanger è B06.

Il 24 gennaio 2008 la Bell ha annunciato la sospensione della produzione del 206B-3 al termine dell’evasione degli ordini, prevista nel 2010.

Primati

Il Bell 206 detiene il primato di essere il primo elicottero ad aver effettuato il giro del mondo nel 1983 ai comandi dell’uomo d’affari australiano Dick Smith, impresa riuscita grazie al rifornimento effettuato in mare aperto tramite l’appontaggio su navi container.

Versioni

Un Bell 206L-3
Un Agusta-Bell AB-206A JetRanger dell’Esercito Italiano

Civili

  • Bell 206 – prototipo realizzato per concorrere al programma U.S. Army “LOH” del 1963, ridenominato YOH-4A e costruito in 5 esemplari.
  • Bell 206A – prima versione di serie, motorizzata con un turbolbero Allison 250-C18, ha ricevuto la certificazione FAA nel 1966. La corrispondente versione militare OH-58A Kiowa venne prodotta dal 1968.
    • Agusta-Bell 206A – versione prodotta su licenza dall’italiana Agusta
  • Bell 206A-1 – velivoli OH-58A modificati a rovescio per la certificazione civile della Federal Aviation Administration.
    • Agusta-Bell 206A-1 – versione Agusta prodotta su licenza
  • Bell 206B – versione dotata del più potente Allison 250-C20.
    • Agusta-Bell 206B – versione Agusta prodotta su licenza
  • Bell 206B-2 – aggiornamento del Bell 206B allo standard 206B-3
  • Bell 206B-3 – sviluppo dotato di motore Allison 250-C20J ed incremento al diametro del rotore di coda di 2 in per un miglior controllo di imbardata
  • Bell 206L LongRanger – versione allungata da sette posti motorizzata Allison 250-C20B
    • Agusta-Bell 206L LongRanger – versione Agusta prodotta su licenza
  • Bell 206L-1 LongRanger II – versione ad alte prestazioni motorizzata Allison 250-C28
    • Agusta-Bell 206B-1 – versione Agusta prodotta su licenza
  • Bell 206L-1+ LongRanger – aggiornamento Bell al modello 206L-4 dotata della più potente versione Allison 250-C30P
  • Bell 206L-3 LongRanger III – versione motorizzata Allison 250-C30P
    • Agusta-Bell 206B-3 – versione Agusta prodotta su licenza
  • Bell 206L-3+ LongRanger – aggiornamento Bell al modello 206L-4
  • Bell 206L-4 LongRanger IV – versione motorizzata 250-C30P con miglioramenti alla trasmissione
  • Bell 206LT TwinRanger – nuova produzione e conversioni biturbina del 206L; sostituito dal Bell 427.
  • Bell 407 – sviluppo basato sul 206L dotato di rotore quadripala
  • Bell 417 – sviluppo del 407 dotato di motore più potente; progetto cancellato

Militari

Bell 206L TexasRanger nel 1981
Un Bell 206 della Guardia costiera canadese
  • Bell 206AS – versione da esportazione per la Marina militare cilena
  • Bell OH-58 Kiowa – versione da ricognizione; sostituì l’OH-6A Cayuse.
  • TH-57A – 40 esemplari di 206A civili acquistati dalla U.S. Navy nel gennaio 1968 come addestratori e ridesignati “Sea Ranger”.
  • 206L TexasRanger – versione militare da esportazione realizzata nel 1981 in un solo esemplare; non avviata alla produzione
  • TH-57B – 45 esemplari di 206B-3 civili acquistati nel 1989 per rimpiazzare i TH-57A come addestratori per il volo a vista
  • TH-57C – 71 esemplari di 206B-3 civili acquistati prima del 1985 come addestratori e modificati nel pannello comandi per l’insegnamento al volo strumentale
  • TH-57D – programma di unificazione per la conversione ad un’unica cabina standard degli addestratori TH-57B e TH-57C
  • TH-67 Creek – 137 esemplari di 206B-3 civili acquistati nel 1993 come addestratori basici nella U.S. Army. 35 in configurazione VFR e 102 in configurazione IFR

Utilizzatori

Principali operatori mondiali del Bell 206.

 

Di seguito è riportata una lista con i maggiori operatori di questo elicottero

Bell 206
Bell 206B-3 JetRanger III della Western Power Distribution inglese[1]
Bell 206B-3 JetRanger III della Western Power Distribution inglese[1]
Descrizione
Tipo Elicottero leggero
Equipaggio 1 pilota più tre Passeggeri
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Bell Helicopter Textron
Bandiera dell'Italia Agusta (su licenza)
Data primo volo 8 dicembre 1962 (206)[2]
10 gennaio 1966 (206A)[3]
Data entrata in servizio 1967
Utilizzatore principale Bandiera degli Stati Uniti United States Army
Altri utilizzatori Bandiera degli Stati Uniti United States Navy
Bandiera dell'Italia Esercito Italiano
Altre varianti OH-58 Kiowa
Bell 407
Panha Shabaviz 2061
Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 12,11 m
Altezza 2,83 m
Diametro rotore 10,16 m
Superficie rotore 81,1 m²
Peso a vuoto 777 kg
Peso max al decollo 1 451 kg
Propulsione
Motore 1 turbina Allison 250-C20J
Potenza 310 kW (420 shp)
Prestazioni
Velocità max 224 km/h (122 kt)
Autonomia 693 km
Tangenza 4 115 m (13 500 ft)
Note dati relativi alla variante 206B-3
sito web Bell helicopter

LE VERSIONI OPERANTI IN ITALIA  DELL’ AB-206

  

   

FONTE:http://it.wikipedia.org/


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.