Ansv

6 Agosto 2016

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV), in relazione all’incidente occorso oggi 5 agosto all’aeromobile cargo B737-400 marche HA-FAX presso l’aeroporto di Bergamo, informa che, in coordinamento con l’autorità giudiziaria, sta curando la corretta preservazione delle evidenze utili all’attività investigativa, tra le quali i registratori di volo FDR (flight data recorder) e CVR (cockpit voice recorder).

Il team investigativo ha già richiesto tutta la documentazione relativa al velivolo e all’equipaggio, nonché i bollettini relativi alla situazione meteorologica in atto al momento dell’incidente.

L’ANSV informa altresì che sono stati ammessi a partecipare all’indagine, in base alle previsioni della normativa internazionale e comunitaria in materia di inchieste aeronautiche, rappresentanti dell’omologa autorità investigativa dello Stato di immatricolazione dell’aeromobile (Ungheria).

 

Fonte:www.ansv.it/


30 Agosto 2015

L’AEROCLUB DOMANI RIPRENDERÀ REGOLARMENTE LA SUA ATTIVITÀ

 

Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il velivolo, un Aerotech Slovakia Technoavia SMG-92 Turbo Finist, HA-YDJ  (C/N02-001) fabbricato nel 2004, abbia avuto un cedimento del motore in fase di decollo. L’aereo appensa staccatosi da terra è subito ricaduto sbalzando i paracadutisti fuori dal velivolo. Poi ha proseguito la sua corsa abbattendo la recinzione dell’Aeroclub

 

29 agosto 2015

Un aereo privato è precipitato in fase di decollo sulla pista dell’Aeroporto Francesco Cappa di Casale Monferrato, in provincia di Alessandria: 11 feriti, di cui tre in gravi condizioni ma nessuno sarebbe in pericolo di vita.

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A bordo del velivolo il pilota e 10 paracadutisti. “Si era appena sollevato e ha abbattuto la recinzione. E’ mancato il motore mentre l’aereo era in fase di decollo. Si era appena staccato da terra quando è ricaduto subito. I paracadutisti sono stati sbalzati fuori. Poi l’aereo ha urtato la recinzione e alcuni alberi“, questa la ricostruzione dell’incidente fatta dal Sindaco di Casale Monferrato, Concetta Palazzetti.

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Gli undici feriti hanno subito fratture e traumi, tre di loro, tra cui il pilota, sono più gravi, ma non in pericolo di vita – ha assicurato sempre il sindaco – e sono stati trasportati al Cto di Torino.

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Gli altri, in codice giallo, sono stati portati nei vari ospedali di zona. I paracadutisti, dilettanti, sono quasi tutti di Torino, soltanto uno è della provincia di Alessandria.

‘L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (ANSV) ha aperto un’inchiesta sull’incidente inviando sul posto un suo investigatore.

Il Sindaco di Casale, ha anche assicurato che l’Aeroporto gestito da un Aero Club: “E’ un Aeroporto privato ma molto conosciuto e sicuro, ha tutte le carte in regola, anche i carabinieri non hanno rilevato irregolarità. Infatti le attività sono state  sospese solo per oggi, domani riprenderanno normalmente

 

Fonte: www.rainews.it/

 


11 Agosto 2014

LUCCA. Era decollato da pochi minuti quando si è staccata l’ala sinistra. Così un aliante, un Grob G103 Twin Acro, è precipitato intorno alle 12 all’aeroporto di Tassignano, nel comune di Capannori. Nell’incidente due persone sono rimaste uccise: si tratta di un istruttore di volo, Leonardo Ambrogetti, 55 anni di Firenze, e del suo allievo, Stefano Boschi, 34 anni di Pratovecchio (Arezzo).

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A parlare del distacco dell’ala sinistra sono stati per primi i testimoni che hanno raccontato anche di aver visto il pilota tentare una manovra disperata per riprendere quota. A confermare questa prima ricostruzione della dinamica, cioè la perdita di un’ala, sono anche gli inquirenti: l’ala è stata ritrovata ad alcune centinaia di metri di distanza, nel giardino di una casa accanto alla chiesa di Tassignano. Lo schianto fatale è avvenuto invece in via dell’Aeroporto, a pochissima distanza dalla pista di Tassignano.

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Altri testimoni raccontano che il pilota ha tentato di aprire il paracadute e di lanciarsi: purtroppo – probabilmente perché ormai troppo vicino a terra – si è aperto soltanto il “pilotino” mentre il sistema di emergenza vero e proprio non si è aperto completemente. Il passeggero invece non avrebbe neanche tentato di aprire il paracadute: è stato sbalzato fuori dal velivolo mentre precipitava. Questo spiegherebbe anche la distanza, circa cento metri, tra i due cadaveri a terra.

Il P.M. Salvatore Giannino, a cui sono state assegnate le indagini, ha disposto l’autopsia sul corpo di Ambrogetti dato che a pilotare era lui: si vogliono evidentemente accertare le sue condizioni al momento del volo ed escludere che possa aver avuto un malore. Ambrogetti era un pilota molto esperto, già campione assoluto di acrobazia in aliante nel 2006 e nel 2007. I rottami sono stati sottoposti a sequestro.

Sul posto allertati dagli abitanti della zona e da alcune persone che stavano partecipando ad una gara cinofila nel vicino quagliodromo, sono subito arrivati i soccorritori del 118 e i Carabinieri. L’aliante è un velivolo molto leggero, senza motore e dalla grande apertura alare: viene fatto decollare trainato da un aereo per poi essere lasciato libero di librarsi sfruttando le correnti ascensionali.

L’Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta e disposto l’invio di un proprio investigatore a Tassignano.

Fonte: http://iltirreno.gelocal.it/



Roma, Italia – Raccomandazione di sicurezza respinta dall’Enac

(WAPA) – Il 24 settembre del 2010 avveniva in Italia uno dei più gravi incidenti aerei del dopoguerra.

L’Airbus A-320 della compagnia low-cost Wind Jet, dopo un avvicinamento effettuato di notte, durante un forte temporale, impattava il terreno prima dell’inizio della pista di volo.

L’aeromobile andava praticamente distrutto. Per fortuna, o per i credenti, per volontà divina, non si registravano vittime; solo alcuni lesionati non gravi.

I passeggeri reduci da quella scioccante esperienza, riferivano di aver vagato nella notte, sulle piste di volo, in mezzo ai campi, sotto una pioggia battente senza aver avuto una adeguata assistenza.

Come previsto dalla normativa internazionale, oltre che la Magistratura, anche la nostra Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, Ansv, ha aperto un’inchiesta per stabilire le cause dell’incidente.

Pur non essendo ancora disponibile la relazione finale sull’incidente accaduto nel 2010, il 3 ottobre 2012 l’Ansv pubblicava quello che in termini tecnici viene chiamato “Interim report-rapporto intermedio”, vale a dire un documento preliminare e parziale d’aggiornamento, sull’inchiesta tecnica in corso.

Allegato all’”Interim report” dell’Ansv, vi erano alcune “Raccomandazioni” rivolte all’Ente nazionale per l’aviazione civile.

Per chi non fosse avezzo a questa terminologia, chiariamo che una “Raccomandazione” è definibile come una sollecitazione rivolta a soggetti di varia natura, volta a migliorare la sicurezza o ad evitare che l’incidente possa ripetersi.

Nel caso di cui parliamo, l’Ansv rivolgeva all’Enac la seguente raccomandazione:

“L’Ansv, prendendo spunto dalle evidenze raccolte in relazione all’incidente oggetto di inchiesta, raccomanda di far effettuare, quanto prima possibile, delle esercitazioni su scala totale, senza preavviso, su tutti gli aeroporti italiani aperti al traffico dell’aviazione commerciale, al fine di verificare l’efficiente attuazione dei piani di emergenza aeroportuale, anche alla luce delle criticità evidenziate nella presente relazione intermedia d’inchiesta”.

In questi giorni sono state rese note le motivazioni (Modello Factor, Follow-up Action on Occurrence Report) per cui l’Enac, dopo gli opportuni approfondimenti, ha deciso di respingere la raccomandazione rivoltagli dall’Ansv, l’agenzia a cui in Italia è affidata l’ultima parola in tema di sicurezza del volo:

“Le vigenti normative internazionali [Icao Annex 14 Vol I Chapter 9 e Airport Service Manual (Doc. 9137) Part 7], europee [Easa NPA 2011-20 Subpart ADR.OPS.B e relativa AMC] e nazionali [Enac Regolamento per la costruzione e l’esercizio degli aeroporti] non prevedono l’effettuazioni di esercitazioni a sorpresa, anzi proprio il Doc. 9137 Icao prevede una accurata pianificazione dell’esercitazione a partire da 120 giorni prima.

Alla luce di ciò, l’Enac ritiene che la raccomandazione non possa essere recepita in quanto non è fattibile chiudere senza preavviso gli aeroporti italiani aperti al traffico dell’aviazione commerciale, ivi incluso quelli militari, allo scopo di effettuare esercitazioni di emergenza non programmate dai Piani di Emergenza Aeroportuali (Pea) approvati.

Il piano delle esercitazioni è già previsto dalla predetta normativa; inoltre a seguito di ogni esercitazione è previsto un debriefing con tutti i soggetti interessati al fine di individuare eventuali criticità riscontrate, identificare le relative azioni correttive ed i soggetti incaricati della loro implementazione.

Tuttavia, per tenere in debito conto le difficoltà attuative del Pea emerse durante l’evento del 24/09/2010, l’Enac intende sensibilizzare tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti sulla necessità di strutturare un programma di addestramento ricorrente che tenga conto delle ‘Lesson learned’ dagli eventi pregressi”.

In parole povere l’Ente per l’aviazione civile risponde all’Ansv che quanto richiesto “Non si può fare”, per vari motivi sia pratici che statuiti dalla normativa nazionale ed internazionale.

A questo punto sarà interessante capire come andrà a finire. Avrà ragione l’Enac oppure l’Ansv?

Fonte:www.avionews.it


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