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9 Ottobre 2016

EasyJet: crollano azioni e utili a causa della Brexit.

È la prima volta dal 2009. Viaggiare ed acquistare voli low cost con EasyJet sarà ancora possibile?

EasyJet con Brexit: crollo azioni e utili. E i voli low cost?

Le azioni EasyJet continuano a crollare a causa della Brexit, ossia a causa della decisione del Regno Unito di abbandonare l’Unione Europea.

Prenotare viaggi e voli low cost con EasyJet sarà ancora possibile?

Le azioni EasyJet hanno immediatamente risentito della Brexite la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea ha iniziato a ripercuotersi anche sul settore dei viaggi.

Azioni e utili di EasyJet sono crollati e il futuro della compagnia aerea britannica non appariva così buio dal 2009.

Viaggiare e prenotare voli low cost con EasyJet sarà ancora possibile?
Le compagnie aeree low cost hanno fatto delle tariffe basse il loro cavallo di battaglia.

Molte erano state le previsioni circa il futuro delle compagnie aeree post-Brexit ed EasyJet sembra essere una delle più colpite dalla decisione del Regno Unito.

Azioni e utili della compagnia sono crollati, il che spinge a chiedersi se sarà più possibile viaggiare e prenotare voli low cost con EasyJet dopo la Brexit.

Vediamo come stanno reagendo le azioni EasyJet alla Brexit e quali sono le previsioni per il futuro della compagnia.

Sarà più possibile viaggiare e trovare voli low cost con EasyJet?

EasyJet: crollo azioni con Brexit. E i voli low cost?

Le azioni EasyJet proseguono il trend negativo inaugurato il 23 giugno scorso, giorno in cui la Brexit è diventata una realtà.

Da quel momento le azioni EasyJetnon hanno fatto altro che viaggiare in ribasso e la preoccupazione maggiore è che tali performance si ripercuoteranno su viaggi e voli low cost.

Nel momento in cui si scrive le azioni EasyJet perdono quasi il 6% e viaggiano a quota 947 sterline per azione a causa della Brexit. Le azioni EasyJet non toccavano minimi del genere dal gennaio del 2013.

Tutto ciò fa domandare se sarà ancora possibile viaggiare e trovare voli low cost con EasyJet dopo la Brexit.

EasyJet: giù anche utili con Brexit. Quale futuro per voli low cost?
Dopo le azioni EasyJet, sono gli utili della compagnia a spaventare di più dopo la Brexit.

Per la prima volta dal 2009 EasyJet chiuderà l’anno con utili in calo, il tutto a causa della Brexit e degli attacchi terroristici che ora pesano sul futuro dei voli low cost.

Il crollo della sterlina che ha fatto seguito alla Brexit ha avuto immediate ripercussioni sia sulle azioni EasyJet che sugli utili della società e la domanda che molti si pongono è se sarà ancora possibile viaggiare e trovare voli low cost.

EasyJet ha annunciato che l’utile pre-tasse per l’anno che si è chiuso il 30 settembre si attesterà tra 490-495 milioni di sterline, ossia il 28% in meno rispetto al 2015, mentre gli analisti avevano previsto 516 milioni di sterline.

Crollo EasyJet dopo Brexit: le previsioni della compagnia
Secondo quanto affermato da EasyJet, le cui azioni continuano a sprofondare, per il nuovo anno fiscale l’impatto del deprezzamento della sterlina si aggirerà intorno ai 90 milioni. Il crollo di azioni EasyJet e di utili della compagnia non fa ben sperare.

Ci sarà ancora un futuro per i viaggi e i voli low cost?
Dopo la Brexit era stata la stessa EasyJet a fare previsioni circa il suo futuro.

Nella seconda metà del 2016 l’aspettativa della compagnia aerea inglese, a tassi di cambio costanti, era stata quella di un crollo dei profitti di almeno il 5% rispetto alla seconda metà del 2015.

Le previsioni EasyJet parlavano di almeno 1.000 voli cancellati nel terzo trimestre del 2016 e di un impatto negativo di circa 28 milioni di sterline – quasi 34 milioni di euro.

Nonostante questo, il capo esecutivo di EasyJet Dame Carolyn McCall, aveva tentato di mantenere la calma nel post-Brexit affermando:

“La compagnia continua ad avere fiducia nel suo potenziale anche dopo la decisione del Regno Unito di lasciare l’Unione Europea”.

Previsioni a parte, la Brexit ha riversato tutto il suo potenziale distruttivo sulla compagnia e sulle azioni EasyJet, il che potrebbe ripercuotersi sul futuro di viaggi e voli low cost.

Crollo EasyJet: non solo colpa della Brexit. Quale futuro per voli low cost?

Nel fare le sue previsioni nel post-Brexit, EasyJet aveva però sottolineato tutta un’altra serie di elementi a sfavore delle azioni e dei profitti della compagnia.

I continui scioperi del traffico aereo in Francia, le cattive condizioni meteo, i problemi di congestione dell’aeroporto di Gatwick (Londra) ed un calo nella domanda da parte dei consumatori in seguito alle ultime tragedie in volo come quella di Egyptair: tutti elementi che, secondo EasyJet avrebbero inciso negativamente sulle compagnie di voli low cost.

I dati della compagnia inglese parlano chiaro. Con azioni e utili in calo, quale futuro attende EasyJet e quali prospettive si apriranno per i voli low cost dopo la Brexit?

Fonte: www.forexinfo.it


6 Febbraio 2016

L’aumento della tassa sugli imbarchi aerei è finalizzata al mantenimento della generosa cassa integrazione dei piloti Alitalia, a distanza di 7 anni dalla privatizzazione a carico dello stato.

 

tassabigliettiaerei

Un decreto interministeriale del 20 ottobre scorso ha aumentato di 2,5 euro a biglietto la tassa sull’imbarco dei passeggeri, che intendano partire da un aeroporto italiano, portando il balzello a 9 euro a biglietto, 10 euro per gli aeroporti di Roma.

La decisione ha scatenato in queste settimane la reazione furente del comparto, che ritiene giustamente di essere colpito da una misura punitiva verso i passeggeri in transito o in partenza dall’Italia.

Il vice-presidente della International Air Transport Association (Iata), Raphale Schwartzman, avverte il governo che questo aggravio fiscale sui biglietti aerei avrà un impatto negativo sull’economia italiana, perché porterà a 755.000 passeggeri in meno all’anno e alla perdita di 146 milioni di euro di pil.

Tutto ciò, conclude, distruggerà 2.300 posti di lavoro.

 

E la compagnia low-cost Ryanair, prima in Italia con 27 milioni di passeggeri all’anno, ha annunciato l’addio a 2 scali, quelli di Alghero e Pescara, in polemica contro il governo per l’aumento della tassa.

L’ad David O’Brien ha spiegato di non avere avuto scelta e ha puntato il dito contro l’esecutivo, reo di colpire il settore aereo, quando in Italia si ha una disoccupazione giovanile del 40%, specie perché la misura serve a finanziare i piloti cassintegrati di Alitalia.

In effetti, la polemica in questi giorni sta diventando rovente proprio per la finalità del nuovo balzello, oltre che per la misura in sé. Si calcola che l’aggravio dovrebbe portare nelle casse dello stato 230 milioni di euro in più, alimentando così quel fondo, che serve a mantenere in cassa integrazione i piloti. Il problema riguarda Alitalia, che dopo l’ennesimo salvataggio a carico dello stato del 2008, ha ancora quasi 10.000 piloti cassintegrati.

Fonte:www.investireoggi.it/


5 Gennaio 2016

Con la legge finanziaria del 2016 è diventato ufficiale l’incremento del costo dei biglietti aerei, con un aumento di 2,5 euro sul totale.

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A crescere è la tassa d’imbarco che passerà dagli attuali 6,5 a 9 euro che servirà a finanziare il fondo speciale per gli ammortizzatori sociali dei lavoratori di aeroporti e compagnie aeree, nello specifico quelli di Alitalia.

Sconcertato Frances Ouseley, direttore in Italia di easyJet, per il fatto che i suoi passeggeri debbano pagare per rimpolpare la cassa di altri vettori, ed esclude in maniera assoluta qualsiasi possibilità che il suo network si accolli questo onere. Inoltre, il fatto che la nuova misura abbia effetto retroattivo, e che quindi comprenderà anche i titoli di viaggio acquistati prima dell’1 gennaio, ha incontrato la ferma opposizione della compagnia.

 

Fonte:www.travelnostop.com/



Una truffa organizzata nei minimi dettagli con oltre 1000 clienti defraudati per una somma pari a 700mila dollari.

La vicenda arriva dagli Stati Uniti e coinvolge una coppia, che negli ultim 4 anni è riuscita a ‘vendere’ false crociere e biglietti aerei promettendo sconti e servizi esclusivi.

Secondo quanto riportato da Travelmole, il meccanismo messo in atto per la frode consisteva nella creazione di attività turistiche che venivano poi chiuse lasciando a secco i clienti, per poi riaprirne altre (8 in totale prima dell’individuazione da parte delle forze dell’ordine). Con i proventi della truffa i due avrebbero poi acquistato un mansion e tre auto di lusso.

Ora rischiano una condanna da 10 a 20 anni di carcere.

Fonte:www.ttgitalia.com



Scatta l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri

Rincari in arrivo per i biglietti aerei dell’estate. Il Sole-24 Ore ricorda che, a partire dal 1° luglio, scatta l’aumento dell’addizionale comunale sui diritti di imbarco dei passeggeri. Questo vuol dire che i biglietti subiranno un rincaro di 2 euro, che segue quello di tre euro scattato nel 2005. Il provvedimento rientra nella riforma Fornero per il mercato del lavoro e dovrebbe portare in cassa all’Inps 64,7 mln di euro quest’anno (e 129,4 mln nei prossimi due) per finanziare interventi di sostegno al reddito dei lavoratori.

Fonte:www.guidaviaggi.it


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