Paura durante la fase di rullaggio pre-decollo dell’aereo dell’American Airlines che dallo scalo internazionale O’Hare di Chicago avrebbe dovuto raggiungere Miami.
Secondo i media locali, durante la fase di rullaggio del Boing 767-300 del volo AA383, verso le 14.30 (ora locale) il pilota ha fermato il velivolo segnalando che da una gomma del carrello in avaria si sarebbe innescato un incendio sull’ala destra e che avrebbe ordinato l’evacuazione ai 161 passeggeri e agli altri 8 membri dell’equipaggio.
Altri media locali indicano invece il rogo di un motore.
Quello che è certo è che si è originata un’alta colonna di fumo nero visibile a grande distanza mentre in passeggeri hanno lasciato l’aereo usando gli scivoli di emergenza.
Proprio in quei momenti nell’aeroporto era in corso un’esercitazione dei vigili del fuoco e questo ha creato inizialmente confusione nelle comunicazioni anche se poi al tempo stesso questo ha permesso un intervento rapidissimo sulla pista visto che i mezzi e i pompieri erano già operativi.
https://youtu.be/mP1R8icwhl4
Fra i passeggeri ci sarebbero nove feriti lievi: quando le fiamme si sono sviluppate sull’ala destra i passeggeri si sono riversati precipitosamente sul lato sinistro della carlinga.
I serbatoi di carburante avio, che erano pieni visto che l’aereo era pronto al decollo, sono in gran parte installati all’interno delle ali e questo spiega la forza dell’incendio.
Frammenti della gomma potrebbero essere stati aspirati dal motore causandone l’incendio.
Bella a livello metereologico e al livello di spettacolo.
Fin dal mattino i “volovelisti” hanno dato il meglio, supportati anche dal caldo che ha creato le termiche sulle quali si sono librati i modelli del SignorCammellini e del SignorStorchi.
E proprio l’aliante di quest’ultimo è stato vittima di un incidente durante il lancio col “dolly”, uno speciale carrello dotato di una “culla sagomata” che permette all’aliante di decollare come un’aereo staccandosi poi dal carrello quando raggiunge la velocità di rotazione.
E proprio dopo essersi staccato il maxi aliante ha bruscamente impennato, perdendo il blocco motore-elica impennando verso l’alto e finendo sull’erba accanto alla pista riportando danni molto gravi.
Finite le evoluzioni degli alianti hanno cominciato a volare i jet.
Cesare Solmi di Mantova si è esibito con una bellissima riproduzione di un North American T2 Buckeye addestratore imbarcato dell’US NAVY in servizio dal 1959 al 2008, ed un altrettanto spettacolare e molto realistico, soprattutto nel modo di volare Boeing 727-100 recante le insegne della compagnia aerea Ansett Australia, fondata nel lontano 1936 e dichiarata fallita per bancarotta nel 2002
Aldo Badiali da Bologna si è presentato invece con un elicottero BellAH-1S dell U.S. ARMY, un Aero L-39 che come l’ultima volta non ne ha proprio voluto sapere di mettersi in moto causa rottura del sensore della temperatura della turbina ed un bellissimo aereo acrobatico addirittura “turboalbero” col quale s’è esibito con tanto di fumogeno.
Vando e Stefano Grazioli, perseguitati dalla sfortuna.
Prima il buon Stefano che doveva testare un sistema di “lancio missili” montato in un pilone subalare del suo Fiat G-91R nei colori dell’Aviazione Militare Portoghese, che purtroppo non ha potuto aver luogo in quanto durante una cabrata si è spenta la turbina del jet con una fumata bianca, tutti pensavamo fosse il missile invece quando lo abbiamo visto scendere silenzioso ci siamo resi conto del guaio.Fortunatamente nessun danno
Vando ahimè dopo alcuni voli entusiasmanti col suo Sukhoy SU-22 “Fitter H”, durante l’estrazione del carrello durante la manovra d’atteraggio , lo ruotino anteriore si è svitato ed è caduto al centro della pista con conseguente atterraggio sul muso. Nulla di irreparabile comunque.
Altro volo altro colpo di sfortuna, questa volta catastrofico.
Dopo aver dato tutta manetta al Sukhoy il velivolo si stacca dal suolo punta il muso verso l’alto per la salita quando di colpo la turbina si ammutolisce.
Vando riesce a riportare il velivolo a terra che impatta di coda fermandosi sul bordo della pista dell’Aeroporto lasciando uscire dallo scarico un fumetto bianco.
Tutti pensavamo fosse lo spegnimento della turbina ma poco dopo dal fumo sono partite le fiamme domate a fatica da alcuni di noi, io addirittura con un estintore a polvere prestato da Manuele Cuoco dell’Ostaria Gente dell’Aria.
Finalmente dopo qualche minuto d’ansia tutto è finito ma del velivolo non è rimasto quasi più nulla.
I ragazzi di Verona si sono esibiti col “sibilante” Cobrajet KJ-66 , velocissimo experimental a turbina con coda bitrave.
Un altro ragazzo da Bologna ha volato con una riproduzione del sempre meraviglioso F-4E Phantom II “Betty Lou” del 388 Fighter Wing dell’USAF basato a Korat (Thailandia )nel 1969 in piena Guerra del Viet Nam.
Due aeromodellisti hanno portato un piccolo monorotore ad elica acrobatico.
Si è esibito un’altro socio con un bellissimo Aermacchi MB-339 con livrea New Zeland Air Force.
Antonio da Parma si è infine esibito col suo coloratissimoEurofighter Typoon
Un incendio di enormi proporzioni sta bruciando la città di Valparaiso, in Cile, e la presidente Michelle Bachelet ha dichiarato la città una zona di catastrofe, incaricando così le forze armate del mantenimento dell’ordine e di occuparsi dell’evacuazione di migliaia di persone. Il rogo ha già ucciso due persone e distrutto almeno 500 case.
Alcune persone hanno riportato problemi respiratori dovuti al fumo ma il sindaco di Valparaiso, Jorge Castro, fa sapere che non ci sono morti né feriti gravi.
Paura ma nessun passeggero a bordo: arrivi e partenze sospesi per un’ora
LONDRA – Arrivi e partenze sono stati sospesi all’aeroporto londinese di Heathrow dopo che un incendio è divampato a bordo di un aereo della Ethiopian Airlines fermo sulla pista senza passeggeri. Lo riferisce la Bbc.
Secondo le prime informazioni il velivolo su cui è divampato l’incendio all’aeroporto di Heathrow è un Boeing Dreamliner. Si vedono immagini dell’apparecchio fermo all’aeroporto con intorno mezzi dei vigili del fuoco e l’incendio sembrerebbe sotto controllo. Nei mesi scorsi gli aerei Dreamliner di diverse compagnie aeree erano stati costretti a rimanere terra per una serie di incidenti.
Lo scorso aprile un Boeing 787 Dreamlinear della Ethiopian Airlines, analogo a quello a bordo del quale oggi è divampato un incendio, la cui natura non è ancora nota e che resta fermo all’aeroporto londinese di Heathrow, era stato il primo velivolo di quel tipo ad effettuare un volo commerciale (da Addis Abeba a Nairobi) dopo che a partire da gennaio i Dreamliner non erano stati fatti decollare in seguito a malfunzionamenti della batteria.
Alcuni aerei hanno ripreso ad atterrare e a decollare dall’aeroporto londinese di Heathrow le cui piste erano state chiuse intorno alle 16.30 locali (le 17.30 in Italia) dopo che un incendio era divampato a bordo di un Boeing Dreamliner dell’Ethiopian Airlines fermo nello scalo e con nessun passeggero a bordo. Lo riferisce Sky News mostrando immagini dei primi velivoli tornati in movimento sulle piste di Heathrow.
I voli in entrata e in uscita a Heathrow sono rimasti bloccati per circa un’ora e mezza, un tempo relativamente breve ma significativo considerata l’intensità di traffico nel principale scalo londinese, soprattutto all’inizio di un weekend estivo. A quanto si apprende, alcuni voli hanno continuato a sorvolare a lungo la zona, alcuni allontanandosi fino a raggiungere lo spazio aereo sopra Liverpool. Altri voli sono stati invece fatti atterrare in diversi aeroporti, come Gatwick, a sud di Londra, o a Manchester
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