L-410


La recente sostituzione di due vecchi aerei da trasporto militari L-410 con altri nuovi, un accordo del valore di circa 9,8 milioni di euro, è stata fatta con un occhio alle esigenze delle Forze armate e uno al budget disponibile al Ministero della Difesa, ha detto ieri il Ministro Martin Glvac in una conferenza stampa. Questo acquisto deriva da un impegno preso nel corso del precedente governo Fico (2006-2010), nel corso del quale vennero sostituiti altri due velivoli L-410 Turbolet.Il quotidiano Sme aveva riferito la settimana scorsa che per questo contratto non si era svolta alcuna gara pubblica, e tutta la procedura era stata condotta in modo opaco. In più, aveva scritto Sme, i bimotori a corto raggio sono stati acquistati non direttamente dal produttore ceco, come ci si sarebbe potuti aspettare, ma piuttosto dal distributore in Slovacchia. Il ministro Smer ha respinto le critiche del giornale, dicendosi certo che la sostituzione non abbia comportato alcun problema. Glvac dice che il prezzo pagato corrisponde al costo effettivo degli aerei corredati del loro equipaggiamento.

 Il ministro ha sottolineato come il governo slovacco sia in affari con l’azienda fin dal 1998, quando al potere era il partito oggi all’opposizione SDKU-DS. Dal momento che «il prezzo era buono e l’oggetto del contratto era in ordine», ha detto, «a me non interessa chi è il fornitore» se l’appalto è concluso secondo la legge.

 A rinverdire le critiche ci ha pensato il precedente Ministro della Difesa Lubomir Galko (SaS), che reputa assolutamente senza senso la sostituzione, un «acquisto scandaloso e inefficace». Il governo dovrebbe avere ben altre priorità che non un tale investimento per le Forze armate, ha detto. «Non abbiamo soldi per l’assistenza sanitaria, per l’istruzione e altre priorità, ma stiamo comprando aerei che possono a malapena fare il tragitto da Bratislava a Kosice o Praga», ha detto, riferendosi al fatto che gli aerei sono a corto raggio. E poi, come ha scritto Sme, sono piuttosto rumorosi e volano a una velocità massima di soli 380 chilometri all’ora. Meglio sarebbe stato spendere quei fondi per veicoli corazzati da trasporto personale o grandi aerei da trasporto militare, come lo Spartan – il velivolo C-27J dell’italiana Alenia. La società aerospaziale italiana ha in effetti vinto una gara di appalto per due velivoli nel 2008 (per sostituire vecchi Antonov russi), ma per motivi finanziari si era poi rimandato il termine del ritiro dei mezzi, ed il conseguente pagamento. Gli italiani, che hanno sbaragliato la concorrenza delle americane Lockheed Martin e Boeing, e della spagnola Eads Casa, hanno anche offerto, per ridurre i costi globali dell’operazione, di formare i nuovi piloti in Italia. La gara fu lanciata per soddisfare gli impegni presi con l’adesione del Paese alla NATO.

(La Redazione, Fonte Tasr) 

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