Perù

1 Febbraio 2016

La telefonata arrivata all’agenzia di viaggi sembrava quella di una normale cliente, che prenotava due biglietti aerei per il rientro urgente di una coppia dal Perù. Insomma, sulla carta sembrava tutto a posto. Peccato che i dati forniti dalla donna fossero falsi, come gli estremi della carta di credito e che la copia del bonifico inviato fosse carta straccia. In compenso la donna, ricevuti i biglietti via mail, avrebbe incassato i soldi dai destinatari dei titoli di viaggio, ignare pedine del raggiro.

Sul banco degli imputati, con l’accusa di truffa, è finita una 47enne di Pesaro, ex cartomante.

truffa

Il procedimento aperto a Trento, peraltro, non sarebbe il solo a suo carico: la donna, complice una certa capacità di persuasione ed un buon «scusario», sarebbe riuscita a mettere a segno la stessa truffa in altre agenzie italiane. La vicenda risale al settembre 2014. L’imputata, secondo quanto ricostruito dall’accusa, si rivolge ad una agenzia di viaggi della val di Non chiedendo due biglietti aerei per il volo Lima (Perù) – Bologna.

La donna contatta l’agenzia il 24 settembre, presentandosi con un falso nome e spiegando di essere una insegnante di Bologna. Nel corso della telefonata si informa sul costo dei biglietti per una coppia che, da Lima, doveva raggiungere Linate e, dopo un mese, fare ritorno partendo da Bologna. La donna prospetta una certa urgenza, visto che il motivo del viaggio è legato ad un evento imminente: il parto di una parente che vive a Bologna. La dipendente fornisce ovviamente le informazioni sulle tariffe:2.970 euro per i biglietti.

Il 26 settembre l’imputata conferma la prenotazione del volo e fornisce via mail tutti i dati, compresi gli estremi della carta di credito. Non solo. Lo stesso giorno invia una copia dell’ordine di bonifico fatto presso una banca di Milano. L’agenzia, a quel punto, invia i biglietti aerei come concordato via mail, restando in attesa del bonifico. Ma passano i giorni senza che il denaro arrivi. Dopo vari tentativi a vuoto, l’agenzia riesce finalmente a contattare l’imputata, che giustifica il mancato bonifico con un errore nella password.

Inutile dire che il denaro non arriva e i tentativi di contattare la donna via telefono o sulla email risultano vani. Anche le verifiche presso l’istituto bancario confermano che nessun bonifico è stato emesso. A quel punto non resta che sporgere denuncia presso i carabinieri di Cles, che hanno condotto le indagini. La 47enne, come detto, si trova ora a processo per truffa. Ieri mattina, nel corso dell’udienza, è stata raccolta la testimonianza di una donna sudamericana, «cliente» dell’imputata, che – dopo avere partorito due gemelli – ha dovuto attendere tre mesi per rientrare in Italia perché i biglietti promessi non arrivavano mai.

 

Fonte:www.ladige.it/


29 Aprile 2013

Cresce nel mondo la domanda di elicotteri russi. L’Iraq, nell’ambito del contratto già firmato con la Russia sull’acquisto di armamenti, ha espresso il desiderio di aumentare a 40 unità la fornitura di elicotteri Mil Mi-28N “Cacciatore Notturno”. Altri 24 elicotteri Mil Mi-171 verranno acquistati dal Perù.

Il Dipartimento militare peruviano ha in progetto di usare gli elicotteri russi da trasporto Mil Mi-171 nelle valli dei fiumi Apurímac, Ene e Mantaro per la lotta ai terroristi e alla narcomafia: questi elicotteri sono in grado di trasportare fino a 26 passeggeri o un carico fino a 2 tonnellate. Come racconta il caporedattore della rivista «Russia/CIS observer» Maksim Pjaduškin:

L’elicottero Mil Mi-171, che è il risultato di una modifica al ben noto Mil Mi-8, è il punto di forza delle esportazioni della holding “Vertolety Rossii”. È un elicottero ben riuscito, che viene modernizzato costantemente ed è utilizzato con successo in varie parti del mondo. L’America Latina è forse una delle ultime regioni dove non è ancora molto diffuso. I maggiori concorrenti occidentali del Mil Mi-171, gli “Eurocopter” e i “Super Puma”, costano di più a parità di caratteristiche. Se prendiamo il Mil Mi-28, l’affare con l’Iraq sarà solo la prima delle forniture. A differenza del Mil Mi-171, questo è un apparecchio d’attacco, elaborato abbastanza di recente, ma già inserito negli armamenti di cui è dotato l’esercito russo.

La lettera “N” nella denominazione del Mil Mi-28 sta a significare che è stato previsto per l’effettuazione di azioni militari in notturna. La sua arma principale è costituita dai missili guidabili e da un cannone da 30 mm. L’elicottero ha un radar di bordo per l’individuazione e per il puntamento di oggetti a terra e in aria. L’ambiente circostante è riflesso su tre monitor a colori in dotazione al pilota e all’operatore. Tra l’altro, sullo schermo appare un quadro volumetrico a colori come nei videogiochi, fa notare l’esperto della holding dell’informazione “RBK Daily” Sergej Starikov:

Questo elicottero, con la sua postazione di visione notturna, può effettuare la ricerca di obiettivi da puntamento a una distanza fino a dieci kilometri. Il puntamento dei missili guidabili della versione notturna modificata è dato dal complesso “Tor”. Il Mil Mi-28N è stato messo in produzione di serie nel 2006. È un apparecchio che ha già saputo parlare per sé. È difficile dire perché proprio in Iraq abbiamo scommesso su di esso, forse perché là vi sono aerodromi non terminati e molte piste d’atterraggio in cattive condizioni, mentre la tecnologia russa è estremamente pratica nell’utilizzo, rappresentando quindi un’ottima alternativa per la soluzione di quelle sfide che ha di fronte a sé il Ministero della Difesa iracheno.

Gli elicotteri Mil Mi-171 sono eccellentemente impiegati in Brasile, dove ne verranno probabilmente aumentate le forniture. Per quel che riguarda il Perù, il Ministero della Difesa di questo Paese ha già preso in servizio alcuni elicotteri russi modernizzati Mil Mi-25, impiegati nella lotta al narcotraffico. Secondo gli esperti, i nuovi Mil Mi-171 aiuteranno le forze di sicurezza a combattere più efficacemente la criminalità. Queste macchine da trasporto semplici e affidabili sono indispensabili nel lavoro in alta montagna e nelle fitte foreste. La Russia ha proposto di condurre l’istruzione e l’addestramento dei piloti sia sul proprio territorio che su quello del Perù.

Fonte:http://italian.ruvr.ru


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