potenza

3 Aprile 2014

Continua l’allarme sulle batterie al litio. Sono ormai molti i casi di smartphone andati a fuoco o esplosi. Ma il rischio non è solo sui telefoni cellulari: le batterie al litio sono usate anche nei pc portatili, macchine fotografiche, automobili e aerei…

 

Continua l’allarme sulle batterie al litio. Sono ormai molti i casi di smartphone andati a fuoco o esplosi. Ma il rischio non è solo sui telefoni cellulari: le batterie al litio sono usate anche nei pc portatili, macchine fotografiche, automobili e aerei…

Solo la scorsa settimana sono venuti alla luce due nuovi casi di telefoni cellulari andati a fuoco a causa delle batterie. Uno dei due è anche esploso. Un fenomeno non nuovo, conosciuto dal luglio 2013 e dalla storia di una ragazza di 18 anni che riportò ustioni di terzo grado per l’esplosione del suo cellulare.

Ogni volta il problema viene dalle batterie al litio, batterie utilizzate negli smartphone ma anche nei computer portatili, negli apparecchi fotografici, nelle automobili, negli aerei e anche nella maggior parte delle tecnologie che ci circondano. La lista degli incidenti è ormai molto lunga. Lo scorso anno, al Boeing 787 Dreamliner era stato impedito di volare per parecchi mesi a causa del diffuso utilizzo di batterie al litio. “Si cerca di avere una densità di energia molto alta in un piccolo spazio e allora è ovvio che quando c’è un problema si libera molta energia”, dicono gli esperti.

Il problema è che chiunque vuole un telefonino piccolo e ultrapotente. Ed è questa la forza del litio. Ma c’è anche chi evidenzia come i pericoli di esplosione non siano intrinseci al litio ma i problemi vadano semmai ricercati nel processo di fabbricazione.

Fonte:www.affaritaliani.it


29 Aprile 2013

Un dettagliato studio dello sviluppo della dottrina militare cinese relativa conferma il deficit storico di Pechino

L’esercito cinese è convinto di aver bisogno di più elicotteri, che per la loro versatilità e le esigenze di Pechino si rivelano più utili degli aerei da battaglia.

LA RICERCA – Uno studio firmato da due ricercatori americani, Peter Wood  e Cristina Garafola, espone nel dettaglio l’evoluzione della dottrina militare cinese verso la valorizzazione degli elicotteri, nel quadro di un modello di difesa che è evoluto insieme alle possibilità tecniche ed economiche del paese.

I cinesi hanno indubbiamente raggiunto la conclusione che nella guerra moderna gli elicotteri hanno un’importanza non inferiore ai mezzi corazzati e lo studio cita l’efficacia dimostrata dagli Apache americani durante la prima guerra del Golfo come un vero e proprio spartiacque nell’evoluzione dell’atteggiamento cinese.

L’ARTIGLIERIA AEREA – Una conclusione alla quale gli americani sono già giunti da tempo, visto che solo una porzione degli interventi militari americani ha impegnato seriamente in combattimento i pesanti carri armati, un tempo re dei campi di battaglia, mentre al contrario i più agili e versatili elicotteri  sono stati ubiqui e insostituibili, sempre capaci di fare la differenza.

Così la Cina ha deciso di dotarsi di più elicotteri e l’esercito è stato dotato di una propria forza dedicata, che è stata separata dall’aviazione.

I NUOVI PRODOTTI – Nel corso di questa transizione i cinesi hanno sviluppato alcuni modelli in proprio, uno dei quali è abbastanza ispirato all’Apache statunitense, tanto che come l’americano è un elicottero d’attacco con due cabine sovrapposte in tandem.

Lo Z-10 sembra un prodotto moderno e di discreta efficienza, anche se armi ed elettronica non sono ancora all’altezza di quelli dell’Apache a detta degli esperti. Ad affiancarlo lo Z-19, un elicottero d’attacco meno armato, ma più versatile, capace anche di portare soldati e carichi e in futuro lo Z-9, versione più modesta, ma stessa configurazione dello Z-10.

IL PARCO MACCHINE – Secondo i conti più attendibili la Cina disporrebbe di quasi un migliaio di velivoli, di cui solo alcune centinaia da battaglia. nell’inventario infatti ci sono anche pezzi di produzione straniera per impieghi speciali e soprattutto ci sono gli elicotteri da trasporto, che per le teoriche esigenze dell’esercito cinese non basteranno mai. Poca cosa rispetto alle migliaia che possono schierare gli americani, ma comunque già una forza di tutto rispetto per intervenire all’interno dei confini nazionali con rapidità e senza dover temere le distanze e la varietà di un territorio che oltre ad ospitare la popolazione più popolosa del mondo è enorme. I mezzi per di più, a differenza di altre macchine da guerra, si rivelano utili e utilizzabili anche in caso di bisogni diversi, come i soccorsi alla popolazione civile, le centinaia di elicotteri inviati nel Sichuan dopo il terribile terremoto del 2008 sono stati preziosissimi e le occasioni nelle quali possono essere impiegati al di fuori delle esigenze belliche sono diverse, anche per questo la loro l’immagine presso la popolazione è sensibilmente diversa da quella degli aerei militari.

Fonte:www.giornalettismo.com


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