rumori


OSOPPO. Sono ben 1.200 le firme raccolte dai cittadini che si lamentano dei rumori causati dai sorvoli di aerei ed elicotteri militari nel cielo sopra la pedemontana gemonese e la Carnia.

Già, perché se la prima petizione è partita a febbraio nella cittadina sotto la fortezza e oggi è già arrivata a 500 firme, da quello spunto si è preso esempio anche in Carnia dove similmente, oltre un mese fa, è partita una raccolta che ha raggiunto in queste settimane le 700 unità.

Se nel Gemonese la raccolta ha interessato la cittadina, soprattutto nelle frazioni vicine al corso del Tagliamento, ma anche la zona di Braulins di Trasaghis e la parte bassa di Gemona, in Carnia tutto è partito dalla signora Tiziana Marra di Arta Terme che oltre alla valle del Bût ha girato diverse vallate carniche per raccogliere firme in queste ultime settimane.

«Sono andata anche a Forni di Sopra a raccogliere firme – dice Marra – perché i sorvoli sono diventati sempre più frequenti: a volte ci sono anche elicotteri che sono particolarmente fastidiosi e magari si svolgono verso le 22, quando la gente vuole riposare. Questa è la seconda petizione che parte da questo territorio dopo quella che in passato avevamo avviato con Legambiente. Crediamo sia giusto che la petizione sia affrontata come ordine del giorno nelle sedute di tutti i consigli comunali della Carnia».

Ora, i cittadini della Carnia e del Gemonese si dicono pronti a mettere insieme le loro petizioni per consegnarle alle autorità politiche e alle rappresentanze militari: «Abbiamo atteso – dice Franco Barera del gruppo di cittadini osoppani – l’esito delle elezioni regionali per sapere chi erano i nuovi amministratori a cui consegnare le petizioni: la nostra intenzione è inviarla anche al ministero degli Interni perché si apra un dibattito sulla questione e si riesca a trovare una soluzione, magari regolando tempistiche e orari dei voli. Nella nostra cittadina, molti sono preoccupati dai rischi che potrebbero originarsi da un possibile incidente, visto che gli aerei si vedono volare sopra i nostri tetti, a distanze davvero minime».

I cittadini ora puntano a costituirsi in comitato e chiedere ai Comuni, alla Regione e ai rappresentanti delle forze armate di aprire un tavolo di confronto per affrontare la problematica e cercare una soluzione che risponda alle preoccupazioni lamentate da tempo da numerosi cittadini.

«Non siamo necessariamente per l’abolizione dei voli – dice Barera – ma con la consegna delle firme chiederemo la istituzione di una commissione che vigili, dove oltre ai sindaci e agli amministratori regionali vi possano partecipare anche i cittadini».

Fonte:http://messaggeroveneto.gelocal.it



Il Comitato civico Cancelli rossi pronto a dare battaglia per il rispetto del decreto varato dal procuratore della Repubblica di Civitavecchia. Interpellato anche il sindaco che però non sarebbe intervenuto a tutela dei diritti dei residenti, come denuncia l’ex consigliere Di Marco

Fiumicino – Da ormai due mesi i residenti del quartiere Cancelli rossi e Isola sacra, a Fiumicino, sono martoriati dal frastuono incessante provocato dal continuo sorvolo di aerei in decollo e atterraggio dalla pista uno dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Contrariamente a quanto avveniva in precedenza, il “fenomeno” si verifica il giorno, la sera e soprattutto in tarda serata o al mattino presto, disturbando le serate dei fiumicinesi e di quanti, nonostante tutto, hanno deciso di trascorrere le loro ferie a Fiumicino. 

Insomma, le persone sono sottoposte al rumore, anzi al fracasso, ventiquattro ore su ventiquattro. La conseguenza? I cittadini non solo non riescono a parlarsi tra di loro se non gridando, non riescono a studiare o a seguire un programma in tivù ma, soprattutto, non riescono a dormire. Tanto è vero che Domenico Di Marco, presidente del Comitato cittadino Cancelli rossi ed ex consigliere comunale di Sinistra democratica, nei giorni scorsi ha deciso di telefonare al sindaco Mario Canapini chiedendogli di intervenire presso gli enti aeroportuali. Il primo cittadino è, tra l’altro, membro del consiglio di amministrazione di Aeroporti di Roma. Proprio in virtù di questo, Domenico Di Marco riteneva “l’ingresso di Canapini un elemento di tutela in più per i cittadini del comune”. “In realtà”, sottolinea l’ex consigliere, “non si registra nessuna presa di posizione del sindaco né in difesa dei lavoratori che continuamente vedono messi in discussione lavoro o diritti acquisiti né di quelli che cercano di combattere l’inquinamento acustico”. I cittadini però non si rassegnano e sono intenzionati a manifestare per difendere la propria tranquillità, chiedendo anche il rispetto del decreto del procuratore di Civitavecchia, Amendola, che impedisce i sorvoli dei centri abitato dalle 20 alle ore 7.

“Oltre a rivendicare il nostro diritto di poter riposare con le finestre aperte o stare fuori la sera a chiacchierare con gli amici senza che questo sia impedito dal rumore spesso pauroso degli aerei, segnaliamo anche il disturbo che questo fenomeno sta causando all’iniziativa in corso a Villa Guglielmi, continuamente sottoposta al sorvolo assordante degli aerei”, conclude Di Marco.

Fonte:www.ostiatv.it


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