Fiumicino, aerei e jet sulla città: cittadini esasperati dal fracasso

Il Comitato civico Cancelli rossi pronto a dare battaglia per il rispetto del decreto varato dal procuratore della Repubblica di Civitavecchia. Interpellato anche il sindaco che però non sarebbe intervenuto a tutela dei diritti dei residenti, come denuncia l’ex consigliere Di Marco

Fiumicino – Da ormai due mesi i residenti del quartiere Cancelli rossi e Isola sacra, a Fiumicino, sono martoriati dal frastuono incessante provocato dal continuo sorvolo di aerei in decollo e atterraggio dalla pista uno dell’aeroporto Leonardo da Vinci. Contrariamente a quanto avveniva in precedenza, il “fenomeno” si verifica il giorno, la sera e soprattutto in tarda serata o al mattino presto, disturbando le serate dei fiumicinesi e di quanti, nonostante tutto, hanno deciso di trascorrere le loro ferie a Fiumicino. 

Insomma, le persone sono sottoposte al rumore, anzi al fracasso, ventiquattro ore su ventiquattro. La conseguenza? I cittadini non solo non riescono a parlarsi tra di loro se non gridando, non riescono a studiare o a seguire un programma in tivù ma, soprattutto, non riescono a dormire. Tanto è vero che Domenico Di Marco, presidente del Comitato cittadino Cancelli rossi ed ex consigliere comunale di Sinistra democratica, nei giorni scorsi ha deciso di telefonare al sindaco Mario Canapini chiedendogli di intervenire presso gli enti aeroportuali. Il primo cittadino è, tra l’altro, membro del consiglio di amministrazione di Aeroporti di Roma. Proprio in virtù di questo, Domenico Di Marco riteneva “l’ingresso di Canapini un elemento di tutela in più per i cittadini del comune”. “In realtà”, sottolinea l’ex consigliere, “non si registra nessuna presa di posizione del sindaco né in difesa dei lavoratori che continuamente vedono messi in discussione lavoro o diritti acquisiti né di quelli che cercano di combattere l’inquinamento acustico”. I cittadini però non si rassegnano e sono intenzionati a manifestare per difendere la propria tranquillità, chiedendo anche il rispetto del decreto del procuratore di Civitavecchia, Amendola, che impedisce i sorvoli dei centri abitato dalle 20 alle ore 7.

“Oltre a rivendicare il nostro diritto di poter riposare con le finestre aperte o stare fuori la sera a chiacchierare con gli amici senza che questo sia impedito dal rumore spesso pauroso degli aerei, segnaliamo anche il disturbo che questo fenomeno sta causando all’iniziativa in corso a Villa Guglielmi, continuamente sottoposta al sorvolo assordante degli aerei”, conclude Di Marco.

Fonte:www.ostiatv.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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