L’agenzia governativa prevede una stagione particolarmente attiva
New York, 24 mag. (TMNews) – La stagione degli uragani sull’oceano Atlantico, che inizia il primo giugno e termina il primo novembre, potrebbe essere “particolarmente attiva” e generare dalle 13 alle 20 tempeste, sopra la media caratterizzata da sei-12 fenomeni naturali di questo tipo. Di queste tempeste, tra le sette e le 11 dovrebbero trasformarsi in uragani. Lo stima la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa), l’agenzia parte del dipartimento del Commercio focalizzata sulle condizioni di oceani e atmosfera. Degli uragani previsti, dai tre ai sei potrebbero raggiungere e superare la categoria tre con venti oltre i 177 chilometri orari.
La previsione non è di poco conto. Basti pensare che l’uragano Sandy – quello che colpì la costa nord-orientale degli Stati Uniti alla fine dello scorso ottobre provocando danni per oltre 75 miliardi di dollari – aveva raggiunto la categoria due quando ‘atterrò’ con la sua forza distruttiva vicino ad Atlantic City, in New Jersey.
Proprio per questo l’agenzia Noaa avverte: l’impatto delle tempeste attese potrebbe farsi sentire al di là delle aree tipicamente associate a uragani e tempeste tropicali. “Così come abbiamo visto con Sandy, è importante ricordare che venti forti, piogge torrenziali, allagamenti e tornado spesso mettono a rischio aree lontane dalle coste”, ha spiegato Kathryn Sullivan, a capo dell’agenzia.
Fonte:www.tmnews.it