stanchezza


Anpac, ma Agenzia europea vuole estendere tempi volo equipaggi.

(ANSA) – ROMA, 3 MAR – Il 70% dei piloti aerei ha ammesso errori in cabina dovuti all’eccessiva stanchezza. Lo riferiscono i sondaggi della categoria, evidenziando un fenomeno che non e’ isolato e mette in pericolo la sicurezza del trasporto aereo. A denunciare il problema e’ Francesco Peverini, direttore scientifico della Fondazione per la Ricerca e la Cura dei Disturbi del Sonno Onlus. E al suo allarme si aggiunge quello del comandante Giovanni Galiotto, presidente dell’ANPAC, l’associazione dei Piloti dell’Aviazione Commerciale, che lamenta come il regolamento che l’EASA-European Aviation Safety Agency sta modificando contiene, invece, norme che estenderanno ulteriormente i tempi di volo degli equipaggi.

In Europa, affermano i due esperti, la stanchezza dei piloti ”contribuisce al 15-20% di tutti gli incidenti mortali di volo causati dal fattore umano e gli scienziati hanno avvertito che gli effetti di grave affaticamento in cabina sono paragonabili a quelli provocati dall’alcool”. Tuttavia, ”mentre l’alcool e’ proibito nel trasporto aereo, la fatica dei piloti e’ tollerata”, afferma Peverini, rilevando come ”lavorare di notte, subire lunghi turni di attivita’ e il jet lag causino sonnolenza eccessiva e subdola, con colpi di sonno improvvisi, facendo cadere la soglia di veglia e di attenzione”.

Nonostante la denuncia della categoria, sottolinea Galiotto, ”l’EASA sta pero’ modificando l’attuale regolamento introducendo norme che consentiranno, se approvate dal Parlamento Europeo, di estendere ulteriormente i tempi di volo degli equipaggi. Questo e’ evidentemente inaccettabile. Per contro, le autorita’ federali USA preposte alla sicurezza aerea – afferma – hanno rivisto le norme sui tempi di volo e di servizio riducendoli”.

Fonte:www.ansa.it



(AGI) – Parigi, 16 mar. – Tra le cause che determinarono l’inabissamento nell’Atlantico, il primo giugno 2009, del volo 447 dell’Air France da Rio a Parigi con 228 persone a bordo c’era anche la stanchezza del comandante che la notte prima del decollo aveva dormito solo “un’ora”: “Stanotte non ho dormito abbastanza. Un’ora. Non e’ sufficiente”. Queste le parole registrate dalla scatola nera dell’Airbus 330 contenute, rivela il settimanale ‘Le Point’, nel rapporto presentato l’estate scorsa al Tribunale di Parigi, visionato finora solo dagli avvocati dei familiari delle vittime, ma mai reso pubblico. Ma non solo il comandante, ma anche i due copiloti, meno esperti, avevano fatto le ore piccole la sera prima della tragedia.
  Quindi oltre al malfunzionamento dei ‘tubi di Pitot’ – i sensori di velocita’ – anche la stanchezza negli attimi concitati dell’emergenza fece sbagliare manovra, portando a rallentare ed alzare il muso al jet, che entro’ in stallo e precipito’ in mare. La manovra corretta sarebbe stata l’opposto: dare gas e scendere di quota per acquistare velocita’.
  Il rapporto pubblicato lo scorso giugno dal francese ‘Bureau d’Enquetes e d’Analyses’ (Bea) stabili’ che oltre al malfunzionamento tecnico ci fu un errore umano ma non faceva riferimento alcuno all’elemento ‘fatica’ del comandante.

Fonte:www.agi.it


SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.