trasporti

3 Settembre 2016

Terminate le vacanze, si torna al lavoro in tutti i settori, ma in quello dei trasporti sono già programmati scioperi. Nel comparto aereo, in particolare, per martedì 6 settembre e giovedì 22 settembre, sono state proclamate astensioni dal lavoro, da parte delle principali Organizzazioni Sindacali, che potrebbero arrecare qualche problema ai viaggiatori.

Ecco il dettaglio delle agitazioni sindacali

strike

Vediamo, nel dettaglio, quali sono le interruzioni di lavoro che potrebbero determinare disagi.

Giorno 6 settembre sono in programma scioperi aventi rilevanza nazionale, per 4 ore, dalle 13:00 alle 17:00 dei dipendenti ENAC ACC di Padova, ENAV ACC di Brindisi, TECHNO-SKY (per assistenza al volo ENAV Milano Linate e Monte Settepani) e, però per 8 ore, a partire dalle 10:00, della AIRPORT HANDLING di Milano Linate e Malpensa e della Meridiana Fly (personale navigante), e dei piloti e assistenti di volo del Gruppo Alitalia/Sai.

Sempre di rilevanza nazionale anche le astensioni dal lavoro programmate per 4 ore (stessa fascia oraria, dalle 13:00 alle 17:00) per il personale ENAV ACC di Roma e Olbia, ENAV funzione SIO e Radiomisure. Sempre di 4 ore, ma dalle 10:00, per il personale di Alitalia/Sai, Aeroporti di Roma, Consulta, WFS GROUND ITALY, Aviation Services e Aviaparter Handling di Roma Fiumicino e Ciampino. Per 8 ore, inoltre, dalle 10:00 alle 18:00, il restante personale di Meridiana Fly.

Di rilevanza aziendale gli scioperi aerei di 4 ore, a far tempo dalle 13:00, sempre nella citata giornata del 6 settembre, del personale della GH di Venezia, ATM TEKNO-SKY presso l’aeroporto di Ancona-Falconara e dell’ENAV di Olbia. Per 24 ore, invece, non lavoreranno i dipendenti di AVIAPARTNER e WFS G.I. operanti nell’aeroporto di Venezia-Tessera (con inizio dalla mezzanotte).

La giornata più critica
L’altra giornata critica è quella del 22 settembre, quando incroceranno le braccia i lavoratori della soc. Cabina-Alitalia Sai (personale navigante) di Milano Linate, Malpensa e Roma Fiumicino: 24 ore a partire dalle 00:01 sino alla mezzanotte del giorno dopo.

E’ uno sciopero di valenza nazionale, come pure quello del personale navigante del Gruppo Alitalia-Cityliner (sempre di 24 ore, con inizio alle ore 00:00). Di più modesta rilevanza quello del personale navigante della AIR ITALY (4 ore, dalle 14:00), anche questo di rilevanza nazionale. Sciopero aziendale di 4 ore, infine, per il personale di guardia e security della SEA di Milano Linate (4 ore, a partire dalle 10:00).

Non si prevedono eccessivi disagi, ma è sempre preferibile programmare per tempo, quando è possibile, i propri movimenti. In effetti, le giornate interessate sono in tutto 4 (se si tiene conto degli scioperi di 24 ore che interessano l’intera giornata successiva).

Tuttavia, in caso di necessità, è preferibile tenersi aggiornati sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ovvero tramite l’agenzia di viaggi di propria fiducia, evidenziando, tra l’altro, che gli scioperi programmati potrebbero essere anche revocati in prossimità dell’inizio delle astensioni dal lavoro. #sciopero generale #vacanze estive #Viaggi Low Cost

Fonte: it.blastingnews.com/


14 Aprile 2016

Sciopero dei trasporti pubblici in tutta Italia nei giorni 21 e 22 aprile 2016: stop ad autobus, treni e aerei in diverse città. Ecco dove e in quali fasce orarie…

Disagi in vista per chi viaggia: per i giorni giovedì 21 e venerdì 22 aprile 2016, infatti, è stato indetto uno sciopero generale dei trasporti pubblici in varie città d’Italia.

Diverse le fasce orarie dello stop da Nord a Sud, e con diverse modalità.

Sciopero

I sindacati UILT-UIL, FIT-CISL e OSR FILT-CGIL hanno proclamato uno sciopero ferroviario in Toscana del personale della società RFI DTP del settore circolazione, che avverrà dalle 21:00 di giovedì 21 aprile alle 20:59 di venerdì 22 aprile 2016.

A livello nazionale, sempre nel settore ferroviario, confermato anche lo sciopero di ORSA FERROVIE per il 21 aprile: il personale incrocerà le braccia per 8 ore, dalle 9:00 alle 16:59. Sciopero Trenitalia, invece, dalle 9:01 alle 17:00 del 22 aprile, nella provincia di Trento. Sempre giovedì 21 si terrà anche lo sciopero ATAC a Roma, astensione di 24 ore che potrebbe però essere ridotta a 4, dalle 8:30 alle 12:30.

 

Problemi anche per chi dovrà volare: per il 21 aprile è stato indetto infatti anche uno sciopero degli aerei da parte della società Mistral Air, il cui stop sarà di 24ore, dalle 00:00 alle 24:00. La società di trasporti aerei Atitech di Napoli – secondo quanto dichiarato dai sindacati OSR USB lavoro privato – sciopererà il 22 aprile, dalle 13:00 alle 17:00.
Sciopero degli autobus, inoltre, AMT di Catania dalle 12:00 alle 16:00 del 21 aprile; sciopero del personale della società CLP di Caserta, dalle 9:00 alle 13:00 e infine, sempre giovedì, sciopero di 24 ore del personale della società START di Forlì e Cesena. Le autolinee Onorati di Pomezia, in provincia di Roma, si fermeranno per 5 ore, dalle 12:00 alle 17:00, sempre venerdì 22 aprile.

Ancora, dalle ore 14:30 alle 22:30 sarà il personale della società Arfea di Alessandria a scioperare.

Gli orari dei succitati scioperi entro il 21 e 22 aprile potrebbero essere suscettibili di modifiche

Fonte:urbanpost.it/

 


5 Dicembre 2013

Venerdì 6 dicembre è stato indetto uno sciopero dei trasporti pubblici prevista una giornata molto movimentata per quanto riguarda i mezzi di trasporto pubblici in tutta Italia.

 È stato indetto uno fermo da USB – Lavoro Privato, che vuole protestare contro le privatizzazioni di alcuni settori del trasporto pubblico locale previste dalle misure governative come evidenziato anche dalla dichiarazione diffusa dalla stessa USB.

 In tale comunicazione si legge: “Questa prima azione di sciopero, limitata a 4 ore a causa della penalizzante normativa in materia di diritto alla sciopero nei servizi pubblici essenziali, risponde alla necessità di dare una prima urgente riposta contro le politiche del governo, che prevedono vaste e preoccupanti privatizzazioni nel settore con pesanti ricadute sui carichi di lavoro, sui salari, nonché sulla qualità e quantità del servizio alla cittadinanza”.

Lo sciopero del 6 dicembre 2013 avrà una durata di 4 ore e si svolgerà con modalità ed orari che varieranno da città a città.

Ecco gli orari e le modalità di scioperi del 6 dicembre delle principali città italiane: 

  • Sciopero Sciopero 

    Sciopero dei trasporti Milano: I bus e le metropolitane della linea Atm resteranno fermi dalle ore 8:45 alle ore 12:45. Il servizio riprenderà regolarmente a partire dalle ore 13:00. 

  • Sciopero dei trasporti Bologna: I servizi dell’azienda TPER  resteranno fermi dalle ore 10:00 alle ore 14:00 per poi riprendere il normale servizio solo dalle ore 14.15. In questa giornata nella città bolognese potrebbe non essere garantito neppure il servizio ferroviario (le stesse modalità di sciopero saranno applicate anche ad Imola e a Ferrara).
  • Sciopero dei trasporti Genova: previsti disagi anche qui, dove i mezzi pubblici AMT si fermeranno  dalle ore 9:35 alle ore 13:35.
  • Sciopero dei trasporti Bolzano: previsto lo sciopero dei trasporti dalle ore 14:00 alle ore 18:00 che riguarderà soprattutto i servizi ferroviari SAD.
  • Sciopero dei trasporti Trieste: prevista la sospensione del servizio dei mezzi di trasporto dalle ore 18:00 alle ore 22:00.
  • Sciopero dei trasporti Parma: situazione complessa anche a Parma dove i mezzi urbani ed extraurbani resteranno fermi dalle ore 17:00 alle ore 21:00 (stessi orari e modalità di sciopero previste anche nella città di Ravenna dove i traghetti che attraversano il Canale Candiano,  Marina di Ravenna e Porto Corsini non saranno garantiti).

Sciopero aereo 6 dicembre 2013. È bene ricordare che eventuali disagi potrebbero interessare anche il settore aereo ed avere una durata di 24 ore; infatti è previsto lo sciopero del Gruppo Meridiana ( Meridiana Fly, Meridiana Maintenance e Geasar ed Air Italy ). 

Anche l’Ente Autonomo Volturno S.r.l. –  D.E. LINEE CIRCUMVESUVIANA ha avvisato che il servizio ferroviario potrebbe non essere assicurato dalle ore 9:00 alle ore 13:00 a causa dello sciopero aziendale  di 4 ore proclamato dal sindacato USB. 

Durante le quattro ore di blocco previste in data 6 dicembre del 2013, non saranno di conseguenza garantite le corse dei bus, treni locali, tram e della metropolitana. 

Inoltre in data 16 dicembre 2013 è previsto un nuovo fermo dei trasporti che coinvolgerà un numero molto più elevato di città.

Fonte: www.controcampus.it


14 Febbraio 2013

SASSARI.  La Sardegna vive una crisi economica e occupazionale senza precedenti e nemmeno il turismo, comparto che dovrebbe essere trainante per una regione con una storia millenaria e bellezze naturalistiche senza eguali, riesce a decollare. L’insularità obbliga coloro i quali vogliono visitarla a raggiungerla o via mare, con costi e tempi ormai anacronistici, o per via aerea. “Sardegna in volo”, il weblog che da anni monitora il mercato aeronautico sardo, in occasione dell’apertura della Borsa Internazionale del Turismo che si svolge a Milano dal 14 al 17 febbraio, ha voluto dare il proprio contributo alla discussione sulle strategie da adottare per permettere al sistema dell’ospitalità di diventare il volano della crescita economica del territorio.
 
E lo ha fatto con la redazione del suo primo rapporto annuale sullo stato del trasporto aereo in Sardegna nel quale vengono analizzati i volumi di traffico dei passeggeri in arrivo e in partenza dall’isola, lo stato dei principali aeroporti, le compagnie che collegano le città sarde con il resto del mondo e gli strumenti adottati dalle Istituzioni per favorire la mobilità aerea dei nati e residenti in Sardegna e di coloro i quali la raggiungono per lavoro o per svago. Dall’analisi dei dati emerge che negli ultimi anni, grazie all’arrivo delle compagnie low cost (Ryanair, EasyJet e Volotea), il numero dei passeggeri trasportati da e per le destinazioni nazionali e internazionali è cresciuto in tutti gli aeroporti sardi. A Cagliari si è registrato un vero e proprio boom di traffico: dai poco più di due milioni di transiti/anno del 2000 si è arrivati agli oltre 3,5 milioni del 2012 (da notare il +523% su base decennale per i trasferimenti internazionali). Buoni risultati anche quelli registrati dall’aeroporto di Alghero: grazie all’inserimento dello scalo tra quelli serviti dalla continuità t-erritoriale e l’apertura della seconda base sarda di Ryanair (nel 2008, dopo quella di Elmas), i passeggeri sono più che raddoppiati: 1,5 milioni nel 2012 contro i 650mila del 2000.  Discorso più complesso, invece, quello relativo allo scalo di Olbia: rispetto agli altri è quello che più risente della stagionalità, alternando un’intensa attività nei mesi da giugno a settembre a una sorta di stallo in tutto il resto dell’anno. Nello specifico, il numero di passeggeri provenienti o diretti verso destinazioni domestiche è rimasto sostanzialmente stabile (nell’ordine di 1,1-1,2 milioni di transiti/anno) mentre quello degli internazionali è cresciuto fino a raggiungere le 700mila unità (da notare infine che il 90% dei voli da e verso l’estero è concentrato durante l’estate).

“I dati forniti dall’Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile) mostrano in maniera chiara la patologia di cui soffre il sistema turistico sardo – spiega Giuseppe Bassi, fondatore di Sardegna In Volo e redattore del Rapporto -. I viaggiatori affollano il territorio isolano solo nei mesi estivi mentre, per mancanza di collegamenti e per un vuoto di programmazione strutturale, durante tutto l’anno si assiste a un calo vertiginoso delle presenze. Per cercare di invertire la tendenza serve il lavoro congiunto delle Istituzioni e degli enti preposti: la Regione Sardegna ha il compito non facile di scrivere un nuovo bando di Continuità Territoriale che garantisca però anche la libera concorrenza tra tutte le compagnie aeree; le società di gestione aeroportuale devono cercare di attrarre sempre più vettori e stimolare l’attivazione di nuove rotte; e i Comuni e le Province dovrebbero fare rete ed elaborare proposte turistiche lungo tutto l’arco dell’anno”.

Fonte:www.sassarinotizie.com



Primi scioperi in attesa dell’8 febbraio \Roma – Anno nuovo e scioperi nuovi sul fronte trasporti. Dopo un 2012 ricco di proteste che hanno costretto viaggiatori e pendolari a dimenarsi tra cancellazioni e ritardi, anche il 2013 inizia con i primi disagi sul fronte del trasporto aereo e ferroviario. Il primo sciopero si svolgerà il 18 gennaio e riguarderà i lavoratori dei treni che incroceranno le braccia per mezza giornata, dalle 9 alle 17. La protesta di otto ore è stata indetta dalla sigla sindacale dell’Orsa e riguarderà i convogli sia lunga che a corta percorrenza.  Dopo lo stop dei treni saranno gli aerei i protagonisti dello sciopero del 25 gennaio. La protesta coinvolgerà prima i piloti della compagnia Alitalia che si fermeranno dalle 12 alle 16 e poi il personale della compagnia Air Vallèè. Infine si svolgerà a febbraio e più precisamente venerdì 8 il grande sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico indetto dalle maggiori sigle sindacali del settore

FONTE:www.viagginews.com


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