Maggio è stato un mese lavorativo abbastanza concitato per tutta una serie di eventi che tra l’altro si sono concentrati verso la terza settimana. Io ed un collega avevamo una serie di appuntamenti (a mo’ di turnè) tra la capitale ed il sud Italia.

Fissati tutti gli impegni con le persone e le società, abbiamo deciso di andarci con un volo privato, il ns volo privato.
La Turnè prevedeva il primo giorno una visita a Roma e a Bari, il giorno due Brindisi poi ritorno.

La sera prima chiamo Ciampino per la PPR che mi viene rilasciata via telefono, nelle note metto refuel Avgas 100LL, in quanto anche avendo autonomia di 7 ore non riusciremo a fare tutto il giro senza rifornire.

Il tempo è buono, sono previsti cumuli e qualche temporale sulla dorsale appenninica ma si puo’ fare.
Partiamo a metà mattinata alla volta di Ciampino, con rotta Standard via FRZ, Amtel e Bolsena. Dopo Bolsena scendiamo per Passo Corese e su Settecamini – il cancello di ingresso di Ciampino – cambiamo con l’approach per l’avvicinamento. Ci autorizzano come numero 2 e ci passano con la torre che ci lascia continuare essendo ormai diventati numero 1 all’atterraggio. Sfiliamo un 737 Ryanair al punto attesa e lasciamo la pista sul raccordo seguendo le istruzioni per il parcheggio.

Al desk del terminal dell’Aviazione generale ci sono due ragazze a cui chiediamo subito il refuel: ovviamente attendiamo li’ sino a che non ci mandano la cisterna. Terminiamo le operazioni di Refuel in modo da non dover piu’ aver bisogno di rabbocchi e pagate le tasse (beh siamo a Roma e si vede) lasciamo (a malincuore) le “hostess” che ci hanno accolto essendo attesi all’esterno. Pranzo di lavoro, visita alle strutture, piano di battaglia e fissato nuovo appuntamento per giugno. Alle 16:30 siamo di nuovo al terminal, le ragazze sono cambiate, ce ne sono altre, una di queste è quella che mi ha risposto al telefono la sera prima; ci chiede se dobbiamo ritornare la settimana successiva in quanto ci spiega che essendoci la finale di Champions sono al completo, cosi’ come lo sono tutti gli aeroporti sino a Firenze.


Fatti i controlli siamo a bordo, diamo il via al push back (grazie Paolo) che ci porta sulla taxiway DS punto in cui ci autorizzano alla messa in moto. Alle 17:00 circa decolliamo alla volta di Bari, l’uscita è via Rocca Priora che fatichiamo a scavallare in quanto il ns rateo di salita non è proprio brillante. Ci autorizzano la quota di 6.500 ed un diretto su Teano, da li’ diretti per Bari attraverso gli appennini e i parchi Eolici del Sud. Il pomeriggio è avanzato, ci sono parecchi cumuli e a tratti prendiamo qualche secchiata d’acqua, ma il cieling e la visibilità ci permetto di proseguire con rotta diretta senza perdere tempo (i cumuli sono in via di dissolvimento e non sentiamo nemmeno turbolenza). Al traverso sud di Foggia iniziamo la discesa per Bari, da qui il tempo si rasserena: siamo sul tavoliere delle Puglie.

Bari avvicinamento ci fa riportare il lungo costa che raggiungiamo in prossimità di Trani, continuando sino in vista del campo. Siamo numero tre all’atterraggio con 2 traffici commerciali che ci precedono uno in cortissimo finale. Nel tempo che ci mettiamo a raggiungere il campo siamo numero 2 e con il traffico in vista ci autorizzano ad una base sinistra per pista 07. Una volta a terra il ground ci guida al ns parcheggio, di fianco a un CRJ della Iberia. Messi i tacchi ed i copri pitot, sbarchiamo le borse ed un taxi ci porta all’hotel. L’appuntamento è per cena.

Il mattino seguente siamo di nuovo all’aeroporto, perdiamo circa mezz’ora per mettere una firma su quella che chiamano DUV e ci recapitano un conto di 66 euro, compresi 31 euro per un’ora di impiegato (brutto cane… non taceva mai, ci ha messo un’ora per scrivere la sigla dell’aeroplano, ha riguardato i fogli venti volte….. – almeno a Ciampino c’erano due veline…). Vabbè, avanti Savoia. Ridecolliamo alla volta di Bari, siamo unico traffico, ci fanno rullare e partire per pista 25, dopo il decollo riportiamo il sottovento sinistro e proseguiamo lungo costa per Brindisi. In circa 30 minuti siamo a S. Vito dei Normanni, qui siamo veramente da soli non c’è un’anima in frequenza e la torre ci autorizza direttamente al finale per questa lunghissima pista di Casale. Il vento è moderato ci sono 15/19 nodi con qualche raffica di tre quarti che proviene da nord est, ma non ci sono problemi. Anche qui, a terra ci guidano per il parcheggio. L’aeroporto è deserto, il ns velivolo si perde letteralmente nel piazzale.

Dentro al terminal fatico un po’ per capire che devo andare all’ufficio centraggio (di cosa poi?) per la solita DUV. Li’ c’è l’impiegata con un consulente informatico. Hanno appena cambiato sistema: rimango li in piedi per 20 minuti senza che la ragazza riesca a chiudere la pratica. Capita l’antifona gli scrivo i dati su un pezzo di carta, gli dico che ripartiremo nel pomeriggio verso le 16:00 e che per quell’ora vorrei poter decollare. Prima di uscire, chiamo l’aro di Fiumicino per dettare il piano di volo per il rientro (visto che l’Aro di Brindisi è chiuso), ci facciamo un caffè al bar dell’aeroporto e poi andiamo in Filiale a Mesagne per terminare la ns turnè con gli ultimi appuntamenti rimasti. Nel pomeriggio una volta incontrato tutti, ascoltati tutti, mandati a fare in c….. quasi tutti, rientriamo all’aeroporto per fare rotta verso casa. La signorina nel frattempo era riuscita a stampare la famosa DUV quindi non abbiamo perso tempo. Ci siamo fatti stampare le meteo, che erano buone, unica noia un vento contrario variabile tra i 15 ed i 25 nodi, ma a conti fatti l’autonomia ci sarebbe bastata lo stesso, e siamo saliti a bordo.

L’abitacolo dell’aeroplano era rovente, qualche istante di attesa sul piazzale poi ci hanno fatto allineare per il decollo. Uscita diretta verso nord inbound Vieste con salita iniziale a 6.500 piedi, per poi proseguire lungo l’aerovia verso Ancona. Dopo circa un’ora siamo al traverso delle isole Tremiti, il vento contrario ci fa perdere poco, la velocita sul DME si mantiene intorno ai 120 nodi alla quota di 6.500 piedi con parametri standard del motore che ci garantiscono un consumo intorno agli 11 gallona/ora. Dopo circa 2 ore lasciamo Ancona per virare verso il Vor di Firenze, raggiungiamo il punto Valen in perfetto orario e da li’ iniziamo la discesa su Modena. Dopo poco piu’ di 3 ore siamo a terra concludendo la ns Turnè lavorativa.

Per gli aeroporti posso dire che: Ciampino sono ben strutturati con un terminal dedicato all’aviazione di affari, è sempre molto trafficato, a noi è andata bene non abbiamo dovuto aspettare a lungo ne la cisterna ne il push back che ci siamo fatti da soli (il rischio qui è di aspettare la gente che ti traina o il refuelling in quanto ti mettono in fila con gli altri aerei di aviazione d’affari che devono gestire) – un po’ caruccio.
Su Bari è meglio che non parli, mi viene in mente l’impiegato ed i miei 31 euro per servizi che non esistono e che fanno pagare quanto a Ciampino. Brindisi direi invece bene, è normalmente deserto anche qui non sono un gran che attrezzati per ricevere AG ma almeno non c’è il tizio di Bari.

tarabusi

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