Aerei senza pilota:la Puglia è nel futuro

15 Aprile 2014da admin

dal nostro inviato FRANCO GIULIANO

GROTTAGLIE – 14 Aprile 2014, aeroporto di Grottaglie: potrebbe diventare questa la data che verrà scritta sui libri di storia per indicare l’inizio della rivoluzione nel trasporto aereo, quando i velivoli commerciali viaggeranno senza pilota ad una velocità «mach 12», cioè 12 volte superiore a quella del suono e impiegheranno, per esempio (secondo quanto prevede un programma già avviato da Enac e autorità Usa) appena 100 minuti da Los Angeles a Roma, lungo un corridoio nella stratosfera. E Grottaglie potrebbe diventare il «porto di approdo» di questi viaggi aero-spaziali.

Per mettere la firma su questo «libro nuovo ancora tutto da scrivere» si sono dati appuntamento nella sala partenze dell’aerostazione di Grottaglie, chiuso ai voli civili («Sarà il mercato a decidere il futuro di questo aeroporto», ha detto il presidente Vendola), i rappresentanti dei ministeri dei Trasporti e della Difesa, di Enac, Enav, Finmeccanica, Alenia Aermacchi, Distretto aerospaziale pugliese, AgustaWestland, Selex Es, Piaggio Aero. Tutti insieme si sono incontrati per prenotare una fetta del ricco business che secondo le stime si aggirerebbe intorno ai 40 miliardi di euro per i prossimi 10 anni. «Credo – ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola -, che qui oggi stiamo decidendo il futuro della Puglia. Credo che noi siamo veramente di fronte a prospettive straordinarie non solo per Grottaglie, ma per la provincia di Taranto e per il Sud».

«Qui a Grottaglie – ha spiegato il direttore generale di Adp Marco Franchini, dopo l’intervento introduttivo dell’amministratore unico Giuseppe Acierno – si punterà sempre di più sulla sperimentazione dal punto di vista aeronautico dell’in – novazione e della formazione. Verranno creati i soggetti che nel futuro gestiranno l’aviazione civile, sempre più pilotata da remoto». «La Puglia (dopo l’investimento di Alenia che qui realizza parte del Boeing 787, un progetto avviato nel 2004 dall’ex governatore Raffaele Fitto e che oggi crea occupazione per 1.800 addetti) si fa sempre promotrice di iniziative di tal genere – ha detto Alessio Quaranta, direttore generale Enac -. Abbiamo utilizzato queste infrastrutture e questa regione come laboratorio. Quando la società Aeroporti di Puglia ci ha proposto questa sperimentazione a Grottaglie ci siamo trovati concordi».

«Oggi siamo qui – ha detto Donato Amoroso, direttore generale Alenia Aermacchi – per creare la rete necessaria a consolidare collaborazioni future. Fare sistema è fondamentale. Il mercato oggi è sfidante dal punto di vista economico e tecnologico». «Per realizzare questo sogno – ha detto l’ex direttore dell’Enac, oggi presidente del Centro Studi Demetra, Pierluigi Di Palma nel ricordare le battaglie comuni della Gazzetta e dell’Enac per lo sviluppo del sistema aeroportuale pugliese – abbiamo fatto la battaglia alla burocrazia. Oggi abbiamo dimostrato che c’è una differenza tra la “cattiva ” burocrazia e la “buona” burocrazia. Qui oggi festeggiamo una realtà prima in Europa».

La scommessa del presidente Vendola è di investire nel futuro e per farlo serviva l’apporto del mondo della ricerca e dell’industria (e dell’univer – sità). E qui, oggi, in questa vecchia aerostazione c’erano tutti quelli che contano nel settore dell’aerospazio. «Credo che con questo convegno abbiamo la possibilità di dimostrare come in Italia se si vuole, si riesce a fare sistema», ha detto l’amministratore unico Enav, Massimo Garbini (atterrato poco prima sulla pista di Grottaglie col suo aereo Piaggio 180, della flotta Enav). Il quale ha assicurato «che l’ Enav è fortemente impegnata in Puglia con il centro di controllo regionale di Brindisi e non ha nessuna intenzione di andare via da quel centro. Anzi entro il 2018 è previsto un progetto che porrà l’Italia all’avanguardia, con la gestione dell’intero spazio aereo europeo affidato ad un unico centro di controllo (cielo unico) e il passaggio della gestione dello spazio aereo di Brindisi dai militari all’Enav».

Infine il ruolo importantissimo dell’Aeronautica militare: «La Difesa c’è e vuole fare la sua parte. Bisogna continuare e andare avanti». A dirlo, il capo di gabinetto del ministero, il generale Carlo Magrassi, ripartito subito dopo davanti allo sguardo meravigliato di tutti con un bellissimo aereo dell’Aeronautica militare che lo aspettava sulla pista. «Il mondo sta cambiando in una direzione – ha detto -. Internet è stata la rivoluzione di ieri, la rivoluzione di domani consisterà nel muovere merci e persone riducendo al minimo i tempi morti. Il futuro sarà in un’automazione che permetterà di muovere numeri enormi di mezzi ottimizzando i loro spostamenti. Nel futuro ci saranno enormi opportunità, ma anche enormi rischi: ecco perché il mondo della difesa e del commercio devono unirsi. Grottaglie è un esempio di questa unione, ma deve essere un nodo importante della rete, perché in questo modo si può iniziare a partecipare allo sviluppo nazionale che può generare successo. Importante arrivare primi e con gli standard giusti».

Dopo le parole i fatti. Nel pomeriggio sono stati tracciati gli scenari operativi di questo programma per testare gli aerei senza pilota insieme alle imprese che hanno già manifestato l’interesse a localizzare su Grottaglie i propri insediamenti.
«Ora il “pro getto-Grottaglie” – come ha assicurato Giacomo Aiello, capo di gabinetto del ministero dei Trasporti – sarà portato all’attenzione dell’Eu – ropa e diventerà uno dei punti strategici nell’agenda del prossimo semestre di presidenza italiana».<!– –>

 

Fonte:www.lagazzettadelmezzogiorno.it

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