Aereo di quinta generazione Sukhoi Pak-Fa esegue test rifornimento in volo

Mosca, Russia – Tre prototipi per tre serie di prove

(WAPA) – La nuova serie di test in corso per l’aereo da caccia di quinta generazione russo Sukhoi Pak-50 (oggi ancora prototipo T-50) ha reso questo velivolo nuovamente popolare sulle pagine della stampa internazionale.

Il caccia ha oggi completato la prima parte delle prove di volo mirate al rifornimento in quota. Il T-50/2, il secondo protitpo, ha effettuato un avvicinamento a un aereo Il-78 aviocisterna, scortato a vista da un cacciabombardiere biposto Sukhoi Su-25UB Frogfoot.

Allo stesso tempo, il prototipo numero uno si prepara al prossimo giro di boa del programma, ovvero i test per gli angoli di attacco e manovrabilità estrema. Sempre ad agosto, il prototipo numero 3 ha iniziato i test del nuovo radar Aesa e della strumentazione di bordo. In particolare il radar Aesa di produzione russa avrebbe mostrato eccellenti risultati nella tracciatura combinata di bersagli aerei e terrestri.

Gli appassionati sapranno bene che un quarto esemplare sarà consegnato alla fine dell’anno, e il caccia è previsto in servizio dal 2015. Considerando che i primi esemplari del Lockheed Martin F-35 Joint Strike Fighter sono già stati consegnati, si può affermare che, su scala globale, il programma Pak-Fa è in ritardo di tre anni. L’inizio di test per ogni caratteristica del velivolo fa tuttavia ben sperare che il progetto sia ad uno stadio maturo, pronto per la produzione in serie.

Sviluppato in partnership con l’Indian Air Force, il Sukhoi Su-50 (T-50) Pak-Fa promette di essere un caccia dalle prestazioni eccezionali. A differenza dell’F-35, per il cui scopo commerciale è stata allestita una vera e propria campagna mediatica, gli sviluppi del Pak-Fa sono scarsamente pubblicizzati.

Il suo profilo alare, la posizione delle derive e la configurazione bimotore lo rendono molto somigliante all’YF-23, il caccia di quinta generazione che perse l’appalto per il nuovo intercettore degli Stati Uniti, vinto dalla Lockheed Martin con l’F-22 Raptor.

Fonte:www.avionews.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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