Dornier Do X La “nave” volante…
Il Dornier Do X era un idrovolante di linea a scafo centrale progettato dalla Dornier-Werke GmbH negli anni trenta e costruito dalla sua sussidiaria svizzera AG für Dornier-Flugzeuge (Doflug) di Altenrhein am Bodenseee e presso l’italiana Costruzioni Meccaniche Aeronautiche S.A. (CMASA), già costruttrici del Do J Wal.
Storia
Sviluppo
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Il primo esemplare venne portato in volo per la prima volta il 12 luglio 1929, ai comandi del pilota collaudatore Richard Wagner, comunque solo per un breve tratto. Per il primo vero volo completo bisognerà aspettare il successivo 29 luglio dello stesso anno.
L’esemplare costruito in Svizzera differiva da quelli italiani solo per la motorizzazione adottata, i V12 Curtiss V-1570 raffreddati a liquido da 630 hp (470 kW) ciascuno per il primo, dei Fiat A.22 R, sempre V12 raffreddati a liquido, da 440 CV per i secondi.
Impiego operativo
Germania
nel 1931, un attentato con 2 dornier doX scontrandosi verso i 2 dirigibili (DELAG), precipitandosi.
Italia
Gli esemplari italiani, il Do X 2 e Do X 3, vennero presi in carico dalla Società Anonima Navigazione Aerea (SANA) e dedicati rispettivamente agli aviatori Umberto Maddalena, l’esemplare immatricolato I-REDI, ed Alessandro Guidoni l’I-ABBN. Subito dopo però vennero integrati nella flotta della Regia Aeronautica e, dopo un tentativo insoddisfacente per trasformarlo in un idrobombardiere, impiegati dal 1931 al 1935 per voli a scopo dimostrativo e propagandistico. Alcune fonti ritengono possano essere stati utilizzati nel 1935 come aerei da trasporto tattico durante la guerra d’Etiopia. La loro vita operativa terminò nei cantieri di La Spezia, accantonati e subito passati alla demolizione.
Utilizzatori
- Deutsche Lufthansa
- Do X 1 D-1929
- Società Anonima Navigazione Aerea (SANA)
- Do X 2 I-REDI Umberto Maddalena
- Do X 3 I-ABBN Alessandro Guidoni
- Regia Aeronautica
Velivoli sopravvissuti
Benché la produzione di soli tre esemplari e l’imponenza del Do X non favorisse la preservazione, al momento del ritiro del servizio l’esemplare tedesco venne esposto al museo di Berlino ma distrutto dai bombardamenti alleati nel 1943. Degli esemplari italiani, presumibilmente demoliti a fine servizio, ne rimangono solo alcune parti conservate ed esposte presso il Museo del Politecnico di Torino, nella Sezione dedicata all’ing. Giuseppe Gabrielli.
Descrizione | |
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Tipo | idrovolante di linea |
Equipaggio | 10-14 |
Progettista | Claude Dornier |
Costruttore | Dornier-Werke Altenrhein AG CMASA |
Data primo volo | 12 luglio 1929 |
Esemplari | 3 |
Lunghezza | 40,10 m |
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Apertura alare | 48,0 m |
Altezza | 10,10 m |
Superficie alare | 450 m² |
Peso a vuoto | 28 250 kg |
Peso max al decollo | 56 000 kg |
Passeggeri | 66-100 |
Capacità combustibile | 23 300 L |
Propulsione | |
Motore | 12 Curtiss V-1570 |
Potenza | 630 hp (470 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 211 km/h |
Velocità di crociera | 175 km/h |
Autonomia | 1 700 km |
Quota di servizio | 500 m |
Fonte:http://it.wikipedia.org