Dornier Do X La “nave” volante…

File:Bundesarchiv Bild 102-12963, Flugboot "Do X".jpg

Il Dornier Do X era un idrovolante di linea a scafo centrale progettato dalla Dornier-Werke GmbH negli anni trenta e costruito dalla sua sussidiaria svizzera AG für Dornier-Flugzeuge (Doflug) di Altenrhein am Bodenseee e presso l’italiana Costruzioni Meccaniche Aeronautiche S.A. (CMASA), già costruttrici del Do J Wal.

Storia

Sviluppo

File:Bundesarchiv Bild 102-08052, Dornier-Chefpilot Wagner.jpgL’idea di poter incrementare il traffico passeggeri con un nuovo e più grande idrovolante venne a Claude Dornier, allora proprietario dell’azienda Dornier-Metallbauten GmbH che portava il suo nome. Il nuovo progetto ideato da Dornier si sarebbe basato sull’esperienza acquisita sui Dornier Do J Wal, prodotti in Svizzera, dalla sussidiaria Dornier-Werke Altenrhein AG, ed in Italia, dalla Costruzioni Meccaniche Aeronautiche Società Anonima (CMASA) di Marina di Pisa, per aggirare le limitazioni imposte alla Germania dal Trattato di Versailles in seguito alla fine della prima guerra mondiale.

GUARDA VIDEO

 https://www.youtube.com/watch?v=dwPRGFN-TVA

Il primo esemplare venne portato in volo per la prima volta il 12 luglio 1929, ai comandi del pilota collaudatore Richard Wagner, comunque solo per un breve tratto. Per il primo vero volo completo bisognerà aspettare il successivo 29 luglio dello stesso anno.

File:Do X - Müggelsee 1932 (4).jpgL’esemplare costruito in Svizzera differiva da quelli italiani solo per la motorizzazione adottata, i V12 Curtiss V-1570 raffreddati a liquido da 630 hp (470 kW) ciascuno per il primo, dei Fiat A.22 R, sempre V12 raffreddati a liquido, da 440 CV per i secondi.

Impiego operativo

Germania

nel 1931, un attentato con 2 dornier doX scontrandosi verso i 2 dirigibili (DELAG), precipitandosi.

Italia

Gli esemplari italiani, il Do X 2 e Do X 3, vennero presi in carico dalla Società Anonima Navigazione Aerea (SANA) e dedicati rispettivamente agli aviatori Umberto Maddalena, l’esemplare immatricolato I-REDI, ed Alessandro Guidoni l’I-ABBN. Subito dopo però vennero integrati nella flotta della Regia Aeronautica e, dopo un tentativo insoddisfacente per trasformarlo in un idrobombardiere, impiegati dal 1931 al 1935 per voli a scopo dimostrativo e propagandistico. Alcune fonti ritengono possano essere stati utilizzati nel 1935 come aerei da trasporto tattico durante la guerra d’Etiopia. La loro vita operativa terminò nei cantieri di La Spezia, accantonati e subito passati alla demolizione.

Utilizzatori

Germania Germania
  • Deutsche Lufthansa
    • Do X 1 D-1929
bandiera Regno d’Italia

Velivoli sopravvissuti

Benché la produzione di soli tre esemplari e l’imponenza del Do X non favorisse la preservazione, al momento del ritiro del servizio l’esemplare tedesco venne esposto al museo di Berlino ma distrutto dai bombardamenti alleati nel 1943. Degli esemplari italiani, presumibilmente demoliti a fine servizio, ne rimangono solo alcune parti conservate ed esposte presso il Museo del Politecnico di Torino, nella Sezione dedicata all’ing. Giuseppe Gabrielli.

Descrizione
Tipo idrovolante di linea
Equipaggio 10-14
Progettista Claude Dornier
Costruttore Germania Dornier-Werke Altenrhein AG
CMASA
Data primo volo 12 luglio 1929
Esemplari 3

File:Dornier Do X 3-view.svg

Lunghezza 40,10 m
Apertura alare 48,0 m
Altezza 10,10 m
Superficie alare 450 m²
Peso a vuoto 28 250 kg
Peso max al decollo 56 000 kg
Passeggeri 66-100
Capacità combustibile 23 300 L
Propulsione
Motore 12 Curtiss V-1570
Potenza 630 hp (470 kW) ciascuno
Prestazioni
Velocità max 211 km/h
Velocità di crociera 175 km/h
Autonomia 1 700 km
Quota di servizio 500 m

 

Fonte:http://it.wikipedia.org

PIERGIORGIO GOLDONI

SOCIAL NETWORKS

Seguici sui Social

Aeroclub Modena è presente sui maggiori canali Social. Per qualsiasi informazione non esitate a contattarci. Sapremo rispondere puntualmente ad ogni vostra necessità.