Siria: giallo su armi chimiche ad Aleppo, 26 morti per missile

(AGI) – Nicosia, 19 mar. – Scambio di accuse tra regime e ribelli in Siria per un missile contenente sostanze chimiche che sarebbe stato lanciato su Khan al-Assal, sobborgo rurale 11 chilometri a sud-ovest di Aleppo. L’unica certezza e’ il pensate bilancio in termini di vite umane. Secondo l’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione in esilio con sede in Gran Bretagna, i morti accertati sono almeno 26, quasi il doppio rispetto a quanti ne avevano dichiarati le autorita’ che avevano parlato di vittie per lo piu’ civili. Per Rami Abdelrahman, direttore dell’Osservatorio, tra i morti ci sono 16 soldati governativi deceduti sul posto mentre in ospedale sono poi morte altre 10 persone non ancora identificate. Abdelrahman ha quindi precisato di non essere in grado di chiarire se siano state davvero impiegate armi chimiche ne’ da chi, e si e’ limitato a definire l’accaduto un “attacco missilistico”.
  Il ministro per l’Informazione di Damasco, Omran al-Zoabi, ha accusato gli insorti, definiti “terroristi”, denunciandone la “pericolosa intensificazione” delle attivita’ belliche e ha ribadito che, se anche il regime “disponesse di armi chimiche vietate dal diritto internazionale”, comunque “mai potrebbe farne uso, ne’ ora ne’ qualsiasi altro momento e neppure in passato”, per “ragioni morali, umanitarie e politiche”. L’alto comando del Libero Esercito Siriano ha replicato che “un missile a lunga portata munito di una testata chimica e’ stato lanciato su Khan al-Assal dall’Esercito regolare”, che ha inoltre “bombardato l’area con armamenti convenzionali, dall’aria e mediante le artiglierie pesanti”. (AGI) .
Fonte:www.agi.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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