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2 Febbraio 2016

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di Mara Monti

Per Meridiana domani potrebbe essere il giorno della svolta. Dopo mesi di indiscrezioni, ora l’ipotesi del passaggio al Qatar Airways della compagnia aerea sarda controllata dall’Aga Khan potrebbe essere solo questione di tempo.
Domani mattina è previsto un incontro al ministero dello Sviluppo economico tra il ministro Federica Guidi e l’azienda per vagliare le ipotesi sul tappeto per un possibile ingresso di partner stranieri nella compagnia aerea, un segnale che il dossier si sta concretizzando.

La svolta sarebbe arrivata la scorsa settimana dopo la visita dell’emiro del Qatar Tamin bin Hamad al-Thani al premier Matteo Renzi con il quale si sarebbe parlato degli investimenti del fondo sovrano e dei privati in Italia.

E tra i dossier in discussione ci sarebbe anche quello di Meridiana stremata dalla cassa integrazione dei suoi 1800 dipendenti (il 60% basati in Sardegna), una crisi pesante che la girandola degli amministratori delegati degli ultimi due anni non ha risolto. Da tempo si parla dell’interesse del fondo sovrano del Qatar già presente in Costa Smeralda e interessato a rafforzarsi sul fronte del turismo e degli investimenti immobiliari.

Meridiana dunque rientrerebbe in questo disegno che potrebbe prevedere, secondo quanto sta emergendo, un modello simile a quello di Alitalia dove Ethiad, la compagnia emiratina, è entrata con la quota massima permessa dall’antitrust, il 49 per cento. Positiva la reazione dei sindacati.
«Se corrispondesse al vero l’acquisizione di una quota non maggioritaria del gruppo Meridiana, da parte della Compagnia del Qatar, sarebbe una notizia positiva», commenta in una nota il segretario generale della Uiltrasporti Claudio Tarlazzi, «Ora – aggiunge – occorrerà valutare attentamente il piano industriale, affinché tale operazione abbia i presupposti per garantire il rilancio del gruppo e la solidità della tutela dell’occupazione.
Siamo, pertanto, in attesa di una convocazione da parte del ministero a seguito della quale convocheremo le nostre strutture territoriali per il coinvolgimento dei lavoratori».

 

Fonte:www.ilsole24ore.com/


29 Gennaio 2013

LONDRA (Reuters) – La Gran Bretagna ha detto oggi di aver offerto l’invio di fino a 240 soldati in Mali e nei Paesi anglofoni dell’Africa occidentale per missioni di addestramento, e di aumentare il sostegno logistico per aiutare la Francia nella lotta ai ribelli fondamentalisti islamici in Mali.

Il potenziamento del sostegno logistico potrebbe prevedere anche un ferry per il trasporto delle truppe francesi ed equipaggiamento all’Africa.

Se le offerte di aiuto della Gran Bretagna verranno accettate il numero del personale britannico in Africa supererà quota 300. – Sul sito www.reuters.it le altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su

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Fonte:http://it.reuters.com


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