piano industriale

19 Novembre 2013

Il governo «chiama» Etihad per il salvataggio

 

Non rinnovati 1.300 i contratti a termine. A terra anche 220 piloti, 400 steward . Della Valle: no a svendita della compagnia.

Il piano industriale a cui sta lavorando l’Ad di Alitalia Gabriele del Torchio prevede fra i 2.500/2.600 persone suddivise fra 1.300 contratti a tempo determinato e il resto fra piloti, steward e personale di terra con contratto a tempo indeterminato. Lo riferiscono alla Reuters fonti sindacali. «I numeri del piano industriale parlano di 2.500/2.600 persone in esubero: 1.300 sono i contratti a termine. Per il resto si tratta di 220 piloti, 400 steward e 600/700 dipendenti fra il personale di terra», ha detto una delle fonti.

NUOVI PARTNER – Il governo deve «pensare in grande» per risolvere la questione Alitalia. Lo afferma Diego Della Valle, numero uno di Tod’s, che invita a studiare un piano complessivo per il turismo. «È un grande errore andare a fare la questua per trovare chi possa comprare la compagnia oggi. Il turismo è la vera carta da giocare per lo sviluppo futuro del Paese e avere una compagnia che perde un po’ di denaro può far parte del progetto». Ad Abu Dhabi intanto è volato un consigliere del Governo, Fabrizio Pagani, che ha incontrato il sottosegretario agli esteri emiratino e discusso di varie questioni bilaterali, tra cui – secondo quanto si apprende – anche della situazione della compagnia italiana, per la quale non ha mai nascosto il proprio interesse la compagnia di bandiera degli Emirati, Etihad. Alla missione negli Emirati, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe presente anche un socio forte della compagnia italiana.

CONVOCATE LE SIGLE SINDACALI – Comunque martedì19, riferiscono fonti ad Agi, l’Alitalia dovrebbe convocare le organizzazioni sindacali per un confronto entro la settimana nel corso del quale verrà illustrato il piano e inizierà la discussione su come affrontare il problema occupazionale. Nel frattempo mercoledì prossimo, 20 novembre, è convocato il tavolo ministeriale sul trasporto aereo dove saranno presenti le associazioni di tutti i protagonisti del settore aereo: le compagnie aeree (Assaereo), gli aeroporti (Assoaeroporti), i sindacati, l’Enac e l’Enav. Con l’occasione, molto probabilmente non si potrà non discutere anche del futuro dell’Alitalia e, in quella sede, potrebbe già uscire una comunicazione ufficiale del personale in esubero dell’Alitalia-Cai.

Fonte:www.corriere.it


17 Ottobre 2012

Roma, Italia – Di Berardino (Cgil): “Chiediamo alle istituzioni di affrontare questa emergenza”

(WAPA) – Come previsto, la presentazione del nuovo piano industriale di Alitalia ha ufficializzato la volontà della principale compagnia aerea italiana di ricorrere ai tagli di personale per giungere al tanto agognato pareggio di bilancio: gli esuberi previsti saranno 690 (ieri si parlava di 1000), che riguarderebbero 300 assistenti di volo, 300 dipendenti dello staff di terra e 90 nella manutenzione. In questo modo Alitalia dovrebbe risparmiare circa 30 milioni di Euro.

“Ricordiamoci che ieri è arrivato anche il macigno per i 3500 lavoratori della vecchia Alitalia, che hanno terminato la cassa integrazione e sono finiti in mobilità. Altri settecento, con la nuova Alitalia, con la Cai per capirci, sono in cassa integrazione dall’anno scorso. Chiediamo alle istituzioni di affrontare questa emergenza”, ha commentato il segretario regionale della Cgil Lazio Claudio Di Berardino.

Il vettore aereo invita comunque a considerare le misure prese come un piano di rilancio, mettendo l’accento sui risultati ottenuti: a settembre Alitalia ha operato con un load factor dell’80%, il tasso di riempimento più elevato mai raggiunto dalla compagnia, con miglioramenti anche per quanto riguarda l’indice di regolarità, ovvero il numero di voli operati sul totale dei voli in programma, e la puntualità.

“A noi preoccupa che non si parla più di investimenti. Soprattutto sul lungo raggio, i voli su cui si può davvero guadagnare”, avverte Di Berardino. (Avionews)

Fonte:www.avionews.it


16 Ottobre 2012

Roma, Italia – Improta: “La risposta alla crisi non può essere la cassa integrazione”

(WAPA) – Nel piano industriale di Alitalia, la principale compagnia italiana, che verrà presentato martedì 16 ottobre 2012 sarà prevista la cassa integrazione per 1000 dipendenti del vettore aereo, che si aggiungerebbero così ai 700 che hanno subito lo stesso trattamento nel marzo scorso: si arriverebbe così ad un totale di 1700 su una forza-lavoro complessiva di 14.500 persone. Venerdì 12 ottobre è inoltre scaduta la cassa integrazione per 3500 dipendenti della “Vecchia” Alitalia, ormai scomparsa.

Per avere conferme e dettagli sarà quindi necessario attendere la presentazione del piano industriale, ma secondo alcune indiscrezioni la scure della cassa integrazione dovrebbe abbattersi principalmente sui dipendenti delle divisioni commerciale, elaborazione dati ed amministrazione, le cui attività potrebbero anche essere gestite in outsourcing, nel futuro.

Il piano di tagli ha ovviamente scatenato reazioni negative a livello politico e sindacale: “La risposta alla crisi non può essere la cassa integrazione per i lavoratori. Stiamo seguendo la situazione con molta attenzione: abbiamo già avuto due incontri con tutti gli operatori del trasporto aereo: Alitalia e le altre compagnie, gestori aeroportuali, Enac (Ente nazionale aviazione civile, NdR) ed Enav (Società nazionale assistenza al volo, NdR). Non è pensabile affrontare la crisi con tagli al personale. Le aziende del settore devono investire, e noi dobbiamo creare le condizioni perché gli investimenti siano appetibili”, ha dichiarato il sotto-segretario ai Trasporti Guido Improta.

Anche Claudio Di Bernardino della Cgil concorda sulla necessità di investire: “Contrasteremo qualsiasi piano preveda tagli. I soci di Cai (Compagnia Aerea Italiana, la società che ha rilevato la vecchia Alitalia, NdR) dopo l’investimento iniziale non hanno più messo un Euro nella compagnia, serve un piano di investimenti. Per questo sabato 20 ottobre la manifestazione nazionale della Cgil a Roma sarà dedicata anche al caso Alitalia”.

Fonte:www.avionews.it


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