U.S. Navy

28 Marzo 2016

Nonostante l’attività “volatoria” dell’Aero Club di Modena, fosse ferma per la festa della Santa Pasqua la passione del volo non si è fermata.

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Vando e Stefano Grazioli, aeromodellisti del sodalizio aviatorio modenese, so sono intrattenuti tutta la mattinata esibendosi per piacere proprio ed anche di alcuni avventori dell’Ostaria Gente dell’Aria, in voli acrobatici con i loro aeromodelli a turbina.

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Stefano col suo fantastico Fiat G91R nella livrea dell’Aviazione Militare Portoghese, Vando con una riproduzione di un McDonnell F-3H “DEMON” della U.S. NAVY, la Marina Militare degli Stati Uniti D’America.

Insomma, qui non ci si ferma mai…..

P.G.


15 Novembre 2013

Il Douglas A-1 Skyraider era un cacciabombardiere monomotore ad ala bassa prodotto dall’azienda statunitense Douglas Aircraft Company negli anni quaranta. Realizzato poco dopo la seconda guerra mondiale venne usato intensamente in Vietnam.

File:Skyraider AD-4N.jpg

Uno degli aerei imbarcati su portaerei meglio realizzati ed una delle poche macchine di questo genere a compiere con successo la transizione all’impiego su vasta scala da basi terrestri, lo Skyraider fu progettato come XBT2D per operare come bombardiere in picchiata e aereosilurante. Il primo volo di questo aereo fu nel 1945 e nel 1947 fu consegnato il primo lotto dei 3 180 esemplari di Skyraider complessivamente prodotti. Venne ritirato dal servizio nel 1968.

File:A-1H 137609 VNAF 1966.jpgSebbene equipaggiato con un motore aeronautico a pistoni, soluzione tecnica apparentemente sorpassata per un velivolo di prima linea, il modello venne utilizzato dalla componente aerea della United States Navy per oltre 20 anni. Ha partecipato a numerosi conflitti bellici, ma specialmente in Corea e Vietnam, riuscendo addirittura ad abbattere un paio di caccia MiG-17.

Storia del progetto

L’A-1 venne concepito durante la seconda guerra mondiale per soddisfare i requisiti per un bombardiere in picchiata/aerosilurante imbarcato su portaerei, monoposto a lungo raggio ad alte prestazioni, destinato a sostituire i pari ruolo di prima generazione utilizzati dalla U.S. Navy come il Curtiss SB2C Helldiver ed il Grumman TBF Avenger. L’esperienza nella varie battaglie aveva dimostrato come l’unica protezione adeguata per i bombardieri in picchiata e gli aerosiluranti contro la caccia nemica fosse la scorta di altri caccia, e come la postazione difensiva posteriore fosse sostanzialmente inutile, sicuramente meno conveniente rispetto ad impegnare un peso equivalente in ulteriore armamento o carburante. Progettato da Ed Heinemann della Douglas Aircraft Company, i prototipi vennero ordinati in data 6 luglio 1944 con la designazione ufficiale di XBT2D-1. Il XBT2D-1 ha effettuato il suo primo volo il 18 marzo 1945 e dall’aprile successivo ha iniziato la valutazione U.S. Navy del velivolo presso il Naval Air Test Center (NATC). Nel dicembre 1946, dopo il cambio di designazione ad AD-1, iniziò la consegna del primo lotto ai reparti operativi con un esemplare assegnato al VA-19A.

L’AD-1 venne costruito nello stabilimento Douglas di El Segundo, nel sud della California. Nelle sue memorie The Lonely Sky, il pilota collaudatore Bill Bridgeman descrive il lavoro di routine, ma a volte pericoloso, di certificare gli AD-1 appena usciti dalla catena di montaggio (per un tasso di produzione di due aerei al giorno) per la consegna alla U.S. Navy nel 1949 e nel 1950.

File:Douglas-Skyraider---Naked-F.jpg

Il progetto verteva su una configurazione monoplana ad ala bassa costruita attorno al potentissimo motore radiale Wright R-3350, sviluppato più volte successivamente. La sua peculiare caratteristica fu quella di adottare grandi ali dotate di sette piloni subalari per parte, garantendo al velivolo un’eccellente manovrabilità a bassa velocità e permettendo di trasportare velocemente un’enorme quantità di ordigni in un raggio d’azione, per le sue dimensioni, paragonabile a ben più pesanti aerei a getto sia subsonici che supersonici.

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Douglas A-1H Skyraider Display – Festa al Cel Barcelona Airshow

https://www.youtube.com/watch?v=trix-5N16Qo

Il velivolo venne ottimizzato per missioni di attacco al suolo e dotato di una efficace corazzatura per evitare danni alla struttura o al suo pilota a causa del fuoco nemico da terra. Questa fu la maggior differenza con i veloci caccia a pistoni adattati a ruoli di bombardamento come i Chance Vought F4U Corsair o North American P-51 Mustang, che furono ritirati dalle forze statunitensi prima dell’inizio degli anni sessanta.

 
File:Douglas XBT2D-1 Skyraider prototype NACA.jpg
Gli A-1 della U.S. Navy erano inizialmente dipinti con una livrea blu scuro, ma durante gli anni cinquanta adottarono la nuova livrea introdotta per quasi tutti i tipi di aerei basata sui colori grigio chiaro FS36440 per le superfici superiori e laterali e bianco lucido FS17875 per le superfici inferiori e le superfici mobili di controllo. L’USAF, dopo aver inizialmente adottato la colorazione grigio-bianca della U.S. Navy, dal 1967 iniziò a dipingere i propri Skyraider con la nuova livrea mimetica introdotta nel sud-est asiatico con tutte le superfici superiori e laterali a chiazze di verde scuro FS34079, verde medio FS34102 e marrone FS30219 mentre le superfici inferiori erano grigio chiaro FS36622.

Utilizzato della U.S. Navy in Corea ed in Vietnam, l’A-1 svolse un ruolo primario nel supporto aereo per l’USAF e Không Quân Nhân Dân Việt Nam, l’aeronautica militare sudvietnamita, durante la guerra del Vietnam, acquisendo nelle missioni la meritata fama di grande incassatore, ricevendo decine di colpi e ciò nonostante continuando a volare. L’unica accortezza è stata l’applicazione di una corazzatura supplementare attorno alla cabina di pilotaggio per meglio proteggere il pilota. L’unico punto debole, come si vide dopo il 1972 (soprattutto per i sud vietnamiti) era il motore radiale, molto caldo, una vera calamita per i missili a guida IR spalleggiabili (come lo SA-7 Strela-2) e non che iniziavano ad essere sempre più diffusi sia tra i guerriglieri Vietcong sia tra i regolari nord vietnamiti.

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A Day with the Skyraider

https://www.youtube.com/watch?v=OHhG6qKSQ6U

Lo Skyraider rimase in servizio operativo nella U.S. Navy sino ai primi anni settanta quando venne sostituito dai Douglas A-4 Skyhawk.

Il Douglas A1 Skyraider, in gergo Spad, è stato l’ultimo caccia a pistoni imbarcato della U.S. Navy. Durante il conflitto del Vietnam, gli Stati Uniti avevano in campo il meglio della produzione aeronautica dell’epoca, i velivoli impegnati erano macchine complesse dal punto di vista meccanico ed elettronico concepite per conflitti contro il Patto di Varsavia, quindi con avversari quasi allo stesso livello tecnologico e d’addestramento, con anche uso di armi nucleari. Quello che serviva effettivamente per l’appoggio tattico e le azioni antiguerriglia era un aereo semplice e robusto, con potente carico bellico, capace di orbitare sulle teste dei fanti per un periodo significativo, buon incassatore. Tale aereo era lo SPAD che, nella sua seconda giovinezza, ha volteggiato sui campi di battaglia vietnamiti avendo appeso alle ali tutta la panoplia bellica dell’arsenale statunitense, pronto ad intervenire su richiesta del personale di terra o accompagnando gli elicotteri in operazioni di elisbarco o scorta agli elicotteri preposti al recupero di piloti abbattuti (Combat Search And Rescue, CSAR).

Tecnica

Uno degli ultimi monoplani ad elica ad essere utilizzato in ruoli operativi d’attacco, con un enorme motore stellare a pistoni da più di 2500 hp che muoveva un’elica quadripala, lo Skyraider era un aereo tradizionale ad ala bassa, dotato di grandi ali diritte, che gli permettevano stabilità ed agilità alle basse quote tipiche delle sue missioni operative.

L’aereo aveva 15 piloni per l’attacco di armamento di vario tipo (7 per ogni ala, più uno ventrale), tanto che lo Skyraider riusciva a trasportare un carico più grande del suo stesso peso a vuoto. Sicuramente fu la sua versatilità a fare sì che l’aereo riuscisse ad avere un impiego operativo ben più lungo di quanto inizialmente previsto, rimanendo l’unico aereo ad elica di prima linea ben oltre gli anni cinquanta, in un ambiente oramai totalmente monopolizzato dagli aerei a getto.

Apparecchio enorme per essere monomotore, aveva una capace fusoliera, tanto che alcune versioni ospitavano un operatore ai sistemi elettronici, mentre altre sono state usate come trasporto di merci e persone ed anche come ambulanza volante. Il suo ruolo principale però, specialmente nella guerra del Vietnam, fu quello antiguerriglia (COINCOounter INsurgency), in cui tipicamente trasportava bombe convenzionali ed al napalm, più razzi non guidati. L’armamento di base era di quattro cannoni M2 da 20 mm, due per ala.

Oltre alla versione monoposto da attacco, con un tettuccio a goccia che forniva ottima visibilità al pilota, ne esistevano altre bi e triposto, nei ruoli di caccia notturno, scoperta radar e disturbatore elettronico, nei quali il tettuccio aveva una carenatura aggiuntiva per alloggiare i sistemi di missione ed il resto dell’equipaggio.

Il carrello d’atterraggio era quello tipico degli aerei ad elica, con le due gambe principali monoruota sistemate in alloggiamenti nelle ali ed un ruotino di coda. Era anche presente un gancio d’arresto per l’appontaggio su portaerei ed un aerofreno ventrale.

Versioni

XBT2D: prima versione con motore r-3350-24W da 2300 hp (1716 kW). questa versione comprendeva i prototipi di cinque altre versioni

AD-1: uguale alla versione XB2D, differenziava solo per il motore da 2500hp e per la struttura maggiormente rinforzata. Venne costruito per un totale di 242 esemplari

AD-1Q: piattaforma ECM con pod per disturbi elettronici sulla semiala sinistra, biposto con secondo pilota in fusoliera addetto ai disturbi elettronici

AD-2: ulteriore irrobustimento della cellula e conteneva più combustibile. Venne costruito in 156 esemplari

Utilizzatori

Cambogia Cambogia
Rep. Centrafricana Rep. Centrafricana
Ciad Ciad
Filippine Filippine
Francia Francia
Gabon Gabon
  • Armée de l’air Gabonaise
Regno Unito Regno Unito
Stati Uniti Stati Uniti
Vietnam Vietnam
Vietnam del Sud Vietnam del Sud
  • Không Quân Việt Nam
Descrizione
Tipo cacciabombardiere imbarcato
Equipaggio 1
Costruttore Stati Uniti Douglas Aircraft
Data primo volo 18 marzo 1945
Data entrata in servizio 1947
Data ritiro dal servizio 1985 (Gabon)
Utilizzatore principale Stati Uniti US Navy
Altri utilizzatori Stati Uniti USAF
Regno Unito Royal Navy
Vietnam del Sud Không Quân Việt Nam
Esemplari 3 180
Altre varianti Douglas A2D Skyshark
Dimensioni e pesiFile:AD-5 BuAer 3 side view.jpg
 
Lunghezza 11,84 m (38 ft 10 in)
Apertura alare 15,25 m (50 ft 0¼ in)
Altezza 4,78 m (15 ft 8¼ in)
Superficie alare 37,19 m² (400,3 ft²)
Carico alare 220 kg/m² (45 lb/ft²)
Peso a vuoto 5 429 kg (11 968 lb)
Peso carico 8 213 kg (18 106 lb)
Peso max al decollo 11 340 kg (25 000 lb)
Propulsione
Motore un radiale Wright R-3350-26WA
Potenza 2 700 hp (2 013 kW)
Prestazioni
Velocità max 518 km/h (322 mph, 280 kt) a 5 486 m (18 000 ft)
Velocità di crociera 319 km/h (198 mph, 172 kt)
Velocità di salita 14,5 m/s (2 850 ft/min)
Autonomia 2 115 km (1 316 mi, 1 144 nmi)
Tangenza 8 685 m (28 500 ft)
Armamento
Cannoni 4 Hispano-Suiza M2 calibro 20 mm (0.79 in)
Bombe fino a 3 630 kg (8 000 lb) di carichi bellici vari
Piloni 15

 

Fonte:http://it.wikipedia.or -+- www.youtube.com


13 Gennaio 2013

Sikorsky UH-60 Black Hawk

 

File:Black hawk.jpgIl Sikorsky UH-60 Black Hawk  (falco nero) è un elicottero medio, bi-turbina a singolo rotore, multiruolo o da assalto, prodotto dall’azienda statunitense Sikorsky Aircraft Corporation dagli anni settanta.

Derivato dalla versione civile Sikorsky S-70 è attualmente ancora in servizio in numerose forze armate mondiali nelle sue versioni più recenti.

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http://www.youtube.com/watch?v=0rrIkT-OTrY

Storia

Sviluppo

Le origini del Black Hawk sono dovute ad una specifica emessa nel 1972 dall’United States Army che prevedeva un programma, denominato Utility Tactical Transport Aircraft System (UTTAS), inteso alla sostituzione della famiglia UH-1 Huey che aveva costituito la spina dorsale della componente elicotteristica statunitense per tutti gli anni sessanta ma che era oramai alla soglia del termine della vita operativa. Alla richiesta partecipò anche la Sikorsky Aircraft Corporation presentando una versione militare del suo progetto S-70 che realizzò in quattro prototipi denominati YUH-60, il primo dei quali venne portato in volo per la prima volta nell’ottobre 1974.

File:CSA-2005-05-05-102937.jpgL’elicottero si trovò a competere contro il concorrente sviluppato dalla rivale Boeing-Vertol denominato YUH-61 ma a seguito di una serie di prove di valutazione comparative l’esercito scelse la proposta Sikorsky, la quale lo avviò alla produzione in serie. Il modello entrò in servizio con l’U.S. Army a partire dal 1979 con la denominazione UH-60A “Black Hawk” (falco nero). Di seguito l’UH-60 avrebbe costituito la base per le altre varianti in servizio con le altre forze armate USA.

Verso la fine degli anni ottanta il disegno venne aggiornato con l’introduzione dell’UH-60L (primo esemplare di produzione 89-26179) dotato di maggiore potenza e carico utile aumentato in seguito al passaggio dei motori General Electric al modello -701C.

Attualmente è in corso di sviluppo una nuova versione che prenderà la denominazione UH-60M che estenderà la vita operativa di entrambi gli UH-60A e UH-60L fino almeno agli anni 2020. La variante in corso di sviluppo ha motori ulteriormente potenziati in grado di fornire potenza e carico utile maggiorati oltre a avionica e sistemi di controllo del volo tecnologicamente avanzati.

Impiego operativo 

L’UH-60 entrò in servizio operativo assegnato alla 101st Airborne Division della U.S. Army nel giugno 1979 . Il primo utilizzo operativo in un’operazione bellica avvenne nel 1983 durante l’Operazione Urgent Fury sul suolo dell’isola di Grenada. Successivamente gli UH-60A vennero utilizzati nell’operazione Just Cause del 1989 sul suolo panamense e, assieme con gli UH-60L, nella guerra del Golfo nel 1991.

Il Comandante Pilota Lacey Smith smiles  dell’U.S.Armyin sorride  nel cockpit del suo  UH-60 Blackhawk

Nell’ ambito dell’operazione UNOSOM in Somalia, il Black Hawk diventò protagonista di una azione bellica nota come Battaglia di Mogadiscio. La battaglia venne combattuta nel corso dell’operazione Gothic Serpent, condotta il 3 ottobre 1993 dagli U.S. Army Rangers e dal 1st Special Forces Operational Detachment-Delta (1st SFOD-D, meglio nota come “Delta Force“), con il supporto aereo del 160th Special Operations Aviation Regiment. Questo reggimento aviotrasportato era imbarcato su elicotteri MH-60 (versione del Black Hawk con motori diversi e avionica potenziata). Due di questi elicotteri vennero abbattuti e si ebbero violenti scontri all’interno della città tra i soldati statunitensi inviati in soccorso degli equipaggi abbattuti e i miliziani somali. Negli scontri morirono 18 soldati USA e un numero imprecisato, stimato in oltre mille, di somali. Episodio chiave fu la difesa ad oltranza condotta da due membri della Delta Force, asserragliati nel relitto del secondo elicottero abbattuto, che alla fine vennero sopraffatti e uccisi. Nel 1999 lo scrittore Mark Bowden descrisse i fatti nel libro Black Hawk Down: A Story of Modern War dal quale fu tratto un film dallo stesso titolo, Black Hawk Down (Black Hawk abbattuto), diretto da Ridley Scott nel 2001.

Versioni

File:UH-60 dimensions.pngLa serie di elicotteri Black Hawk è in grado di compiere una vasta gamma di missioni, comprendendo il trasporto tattico di truppe, la guerra elettronica e le missioni di evacuazione medica, inoltre, diversi Black Hawks sono usati per il trasporto del Presidente degli Stati Uniti assumendo il nome di Marine One e ribattezzato VH-60 Whitehawk.  Nelle operazioni di assalto aereo può dispiegare una squadra di 11 soldati equipaggiati o trasferire un obice M102 da 105 mm con 30 colpi ed un equipaggio di 6 uomini in una singola sortita. In alternativa, può imbarcare un carico di 1170 kg (2600 lb) o sollevarne al gancio baricentrico uno di 4050 kg (9000 lb). Il Black Hawk è equipaggiato con un’avionica avanzata e dispositivi elettronici per incrementare le probabilità di sopravvivenza e la gestione multiruolo.

 
Il costo unitario del velivolo varia con la versione e in funzione delle differenti specifiche e equipaggiamenti. Per esempio l’UH-60L Black Hawk per l’esercito costa 5,9 milioni di dollari, mentre la variante per la United States Air Force, denominata MH-60G Pave Hawk, costa 10,2 milioni di dollari.

La versione standard per l’US Army può essere equipaggiata con alette laterali che consentono di trasportare fino a quattro serbatoi di carburante supplementari esterni per operazioni che richiedono maggiore autonomia.

  • Nel 1982, l’USAF ha ricevuto il HH-60G Pave Hawk, una versione fortemente modificata del Black Hawk riprogettata per il recupero degli equipaggi abbattuti o di altro personale isolato durante un conflitto. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb) e con una sonda retrattile per il rifornimento in volo
  • Nel 1983, la United States Navy ha ricevuto il primo SH-60B Seahawk navalizzato. Una ulteriore variante SH-60F è stata consegnata nel 1988.
  • Nel 1992, la United States Coast Guard ha ricevuto l’ HH-60J Jayhawk. È equipaggiato con un verricello con 60,96 m (200 ft) di cavo che ha una capacità di sollevamento di 270 kg (600 lb).
  • L’ S-70A Firehawk è una versione del Black Hawk progettata per compiti antincendio, SAR, evacuazione medica (MEDEVAC) e trasporto utilizzando il vano esterno o il gancio baricentrico per il trasporto di materiali. La National Guard dell’Oregon è stata la prima organizzazione militare a ricevere il Firehawk, mentre il Los Angeles County Fire Department è stata la prima organizzazione civile.
  • L’United States Army ha in dotazione modelli per uso medico configurati come eliambulanze.
  • Le varianti MH-60K Blackhawk sono utilizzate per le operazioni speciali dal 160th Special Operations Aviation Regiment (“Night Stalkers”) di Fort Campbell nel Kentucky.
  • L’MH-60L Direct Action Penetrator (DAP) è utilizzato dal 160th Special Operations Aviation Regiment.  Può essere armato con un cannoncino da 30mm, razzi da 2,75″ e cannoni a canna rotante M134D installati alle portiere laterali o lungo la direzione di volo.
  • L’AH-60L Arpía III è la versione Colombiana utilizzata dalla Fuerza Aérea Colombiana
  • L’AH-60L / S-70 Battle Hawk è utilizzato dall’Australian Army
  • L’ US ARMY e la NASA realizzarono un programma di sviluppo per denominato UH-60 RASCAL  (Rotorcraft-Aircrew Systems Concepts Airborne Laboratory) che effettuò il primo volo nel 1991, spendendo 25 milioni di dollari su di un Black Hawk modificato per lo studio della manovrabilità

Utilizzatori

bandiera Arabia Saudita
bandiera Argentina
bandiera Australia
ricevette 39 UH-60L (S-70A-9) Black Hawk che furono trasferiti interamente all’esercito nel 1989.
bandiera Austria
  • Österreichs Bundesheer
bandiera Bahrain
bandiera Brasile
bandiera Brunei
bandiera Cina
  • Zhōngguó Rénmín Jiěfàngjūn Kōngjūn
bandiera Cile
bandiera Colombia
bandiera Corea del Sud
bandiera Egitto
bandiera Filippine
bandiera Germania
bandiera Israele
bandiera Giappone
bandiera Giordania
bandiera Malesia
bandiera Messico
bandiera Marocco
bandiera Spagna
bandiera Taiwan
bandiera Thailandia
bandiera Turchia
bandiera Stati Uniti d’America
Descrizione
Tipo elicottero utility
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Sikorsky
Data primo volo 1974
Data entrata in servizio 1979
Utilizzatore principale Bandiera degli Stati Uniti United States Army
Altri utilizzatori Bandiera dell'Australia Esercito australiano
Bandiera della Corea del Sud Esercito della Corea del Sud
Bandiera della Turchia Forze Armate turche
Esemplari più di 2600
Costo unitario 5,9 milioni US$
Sviluppato dal Sikorsky S-70
Altre varianti Sikorsky SH-60 Seahawk
Sikorsky HH-60 Pave Hawk
Sikorsky HH-60J Jayhawk

File:SIKORSKY UH-60A BLACK HAWK.png

Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 19,76 m (64 ft 10 in)
Altezza 5,13 m (16 ft 10 in)
Diametro rotore 16,36 m (53 ft 8 in)
Superficie rotore 210 m² (2260 ft²)
Peso a vuoto 4819 kg (10624 lb)
Peso carico 7375 kg (22000 lb)
Peso max al decollo 11113 kg (23500 lb)
Capacità 1197 kg (2640 lb) internamente, incluso 14 soldati equipaggiati o 6 barelle, o
4082 kg (9000 lb) di carichi esterni
Propulsione
Motore 2 turbine General Electric T700-GE-701
Potenza 1160 kW (1560 shp) ciascuna
Prestazioni
Velocità max 357 km/h (193 kt)
Autonomia 2220 km (1380 mi, 1200 nm)
Raggio di azione 592 km (368 mi, 320 nm)
Tangenza 5790 m (19000 ft)
Armamento
Mitragliatrici 2 M-60 da 7,62 mm
Note dati relativi alla variante UH-60L Black Hawk

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Sikorsky SH-60 Seahawk

 

Il Sikorsky SH-60/MH-60 Seahawk ( falco di mare )è un elicottero utility medio imbarcato, bi-turbina a singolo rotore prodotto dall’azienda statunitense Sikorsky Aircraft Corporation dagli anni settanta.

Derivato dalla versione civile Sikorsky S-70 è attualmente ancora in servizio in numerose marine militari mondiali nelle sue versioni più recenti.

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http://www.youtube.com/watch?v=s_DHUZqP2v8

Utilizzatori

bandiera Stati Uniti d’America

Squadroni dell’US Navy che utilizzano l’SH-60

SH-60B

 

SH-60F/HH-60H

MH-60R

MH-60S

Altri operatori

 
bandiera Australia
bandiera Brasile
bandiera Grecia
  • Ha ricevuto 11 S-70B-6 Aegean Hawks, e altri 11 S-70B sono in servizio dal 2008.
bandiera Giappone
vedi SH-60J/K
bandiera Spagna
  • Armada Española – Ha ricevuto 12 S-70B-1 Seahawks e altri 12 S-70B sono in servizio dal 2008.
bandiera Taiwan
bandiera Thailandia
  • Royal Thai Navy – Ha ricevuto 6 S-70B-7 Seahawks, e ha ordinato altri 6 MH-60S Seahawks. Ha 6 S-70B in servizio dal 2008.
bandiera Turchia
  • Türk Deniz Kuvvetleri – Ha ricevuto 8 S-70B-28 Seahawks e ne ha ordinati altri 17.Ha 7 S-70B in servizio dal 2008.

SH-60B Seahawk

Descrizione
Tipo elicottero utility imbarcato
Equipaggio 3-4
Costruttore Bandiera degli Stati Uniti Sikorsky
Utilizzatore principale Bandiera degli Stati Uniti U.S. Navy
Altri utilizzatori Bandiera dell'Australia Royal Australian Navy
Bandiera di Taiwan Zhōnghuá Mínguó Hǎijūn
Bandiera della Turchia Türk Deniz Kuvvetleri
Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 19,75 m (64 ft 8 in)
Altezza 5,2 m (17 ft 2 in)
Diametro rotore 16,35 m (53 ft 8 in)
Superficie rotore 210 m² (2 262 ft²)
Peso a vuoto 6 895 kg (15 200 lb)
Peso carico 8 055 kg (17 758 lb)
Peso max al decollo 9 927 kg (21 884 lb)

 

Propulsione
Motore 2 turbine General Electric T700-GE-401C
Potenza 1 410 kW (1 860 shp) ciascuna

Prestazioni
Velocità max 333 km/h (180 kt)
Velocità di crociera 270 km/h (146 kt)
Velocità di salita 8,38 m/s (1 650 ft/min)
Autonomia 834 km (450 nm) alla velocità di crociera
Tangenza 3 580 m (12 000 ft)
Armamento
Missili fino a 3 siluri Mark 46 o Mark 50
Note dati riferiti alla versione SH-60B

 

 Fonte:ttp://it.wikipedia.org


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