L’ira dei cittadini: “Strade groviera ovunque”

La voce dei residenti: via Emilia sembra la superficie lunare…

Modena, 4 aprile 2013 – Le strade ‘groviera’ di Modena continuano a far parlare, questa volta i cittadini stessi. Sia in redazione che sul nostro sito internet sono state tante le voci arrivate per denunciare questa situazione “pericolosa, oltre che vergognosa”, e meritano il loro spazio.

“Abbiamo letto sul giornale che nei giorni passati numerosissime squadre di operatori si sono recate nei vari punti della città, dove erano state segnalate buche sul manto stradale”, scrive la nostra lettrice Anna O. “Anche io avevo ‘centrato’ alcune buche con la mia auto e ho tirato un sospiro di sollievo vedendo che erano state chiuse con asfalto a freddo. Il giorno successivo sono passata nello stesso punto e le buche avevano triplicato la loro dimensione, l’asfalto a freddo era sbriciolato per parecchi metri attorno alle buche“, ci racconta.”L’inutilità dell’asfalto a freddo si può notare in tutta Modena: le buche svuotate dal passaggio delle macchine sono diventate ancora più profonde e pericolose”, il suo commento. “Ora mi chiedo se è giusto spendere un sacco di soldi per buttare un po’ di asfalto per terra (senza riscaldarlo con una fiamma) e dire che le buche sono riparate. A volte sembra che il Comune di Modena goda nel buttare al vento i soldi dei contribuenti, facendo credere che sia stato fatto un lavoro magnifico, aspettandosi il plauso della gente”, l’amara conclusione di Anna. “Riguardo ai parcheggi a pagamento di viale Monte Kosica, vi sembra normale dover pagare per poi non poter neanche scendere dalla macchina? Dopo ogni pioggia sono impraticabili, sarebbe interessante vedere se i ‘controllori’ di Modena Parcheggi hanno il coraggio di multare chi non paga il dovuto”, ci scrive Daniela Pirondi.
Cambia il canale di comunicazione, ma i concetti restano gli stessi. Si legge sul nostro sito: “Si parla tanto di sicurezza stradale, ma guardate le strade come sono ridotte e come al solito chi deve provvedere e vigilare, pagato con soldi pubblici, è latitante”, esordisce Contelan. “Non possiamo unirci attraverso un’associazione e fare una class action nei confronti di chi ci procura danni non adempiendo alle funzioni, per cui è pagato con i nostri soldi?”, propone. E via così, in un tour virtuale per le buche della città, attraverso le parole dei diretti interessati: i cittadini. “Guardate com’è ridotta via Campi: ci sono dei crateri, uno proprio vicino all’incrocio con la Vignolese. E avanti così per tutte le vie che percorro, da via Morane a viale Fratelli Rosselli, per non parlare della via Emilia, che sembra la superficie lunare”, ci scrive Lotho83. “Dicono che presto le sistemano — continua —, ma se ci si limita a buttare catrame nelle buche e lasciare asciugare, senza segnaletica e senza pressare, è naturale che tutte le auto, passandoci sopra, a poco a poco, granellino dopo granellino, in poche ore rovinino il lavoro”.

Fonte:www.ilrestodelcarlino.it

PIERGIORGIO GOLDONI

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