Piaggio

4 Novembre 2016

VILLANOVA D’ALBENGA – Piaggio America, consociata statunitense di Piaggio Aerospace, ha annunciato all’Nbaa-Bace il salone della business aviation a Orlando, in Florida, di aver sottoscritto un contratto per la vendita di 5 esemplari del velivolo P.180 Avanti Evo, che segna il debutto sul mercato nord americano.

L’acquirente è la società statunitense West Coast Aviation Services, operatore di voli charter che proprio in questi giorni ha superato i 30 anni di attività.
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La West Coast Aviation Services ha anche sottoscritto opzioni per l’acquisto di altri quattro velivoli. Il primo dei cinque Avanti Evo, in mostra all’esposizione di Orlando, verrà consegnato subito.

La consegna degli altri quattro aerei e delle ulteriori opzioni avverrà a partire dal quarto trimestre 2017.

“La vendita di 5 aerei P180 Avanti Evo sul mercato USA alla società West Coast Aviation Service non solo è una buona notizia ma è la dimostrazione evidente della capacità tecnologica e dell’affermazione del Made in Italy sui mercati mondiali da parte della Piaggio Aerospace”, commenta Antonio Apa, segretario generale Uilm Genova.

“La vitalità dell’azienda è resa evidente anche dal prodotto drone, un gioiello tecnologico che può avere un grande mercato – continua Apa – Per questo è necessario che il Governo si attivi in tempi rapidi per dare una svolta, così come convenuto ad agosto con le organizzazioni sindacali, da un lato nei confronti di Finmeccanica e dall’altro nel mantenimento degli impegni assunti nei confronti di Mubadala che vanno onorati, che consistono in risorse da destinare al drone.

Siamo in forte ritardo rispetto alla soluzione che il Governo si era impegnato a dare. Soluzione non più procrastinabile perché più passa il tempo e più si rimanda la ripresa produttiva della società”.

 

Fonte: www.primocanale.it/


16 Agosto 2014

Martedì mattina, 12 Agosto, il Piaggio P-180 “AVANTI” I-AVLM (c\n 1218 ) della flotta aerea dell’ ENAV l’Ente Nazionale per l’Assistenza al Volo, ha sorvolato più volte e a quote diverse l’Aeroporto di Modena-Marzaglia.


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Evidentemente stava svolgendo una missione di  taratura dei sistemi radar dell’Aeroporto Internazionale G.Marconi di Bologna

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Copyright Pierinoinflight


2 Dicembre 2013

P180 per potenziare la flotta.

Finale Ligure. Si completa la flotta degli “ispettori” del cielo: e’ stato presentato all’aeroporto di Ciampino l’ultimo dei quattro aerei dell’Enav, la Societa’ nazionale per l’assistenza al volo, che hanno il compito verificare quasi quotidianamente il corretto funzionamento di tutti i sistemi di guida e controllo del traffico aereo.

“Con questo nuovo velivolo per noi oggi si chiude un ciclo, abbiamo adesso rinnovato interamente la nostra flotta e possiamo garantire un servizio migliore e con costi minori”, ha spiegato Massimo Garbini, amministratore unico di Enav. La flotta e’ composta da quattro velivoli P.180 Avanti II Flight Inspections, realizzati dalla Piaggio Aero, e che sono dotati di tecnologie di ultima generazione per calibrare sia i diversi sistemi di guida, come “radiofari” e “corridoi di discesa”, sia le procedure di atterraggio per l’intero traffico aereo nazionale.

I quattro aerei hanno il compito di eseguire le radiomisure, ossia le attivita’ di ispezione dei sistemi di sicurezza delle rotte e dei sistemi di guida per l’atterraggio. Questi compiti ricadono all’interno delle piu’ generali attivita’ garantite dall’Enav per la sicurezza e la regolarita’ della navigazione aerea.

 La flotta ha permesso negli ultimi anni di migliorare sensibilmente i livelli di efficienza, con un maggior numero di controlli a parita’ di numero di ore di volo, e di ridurre inoltre i costi carburante e di mantenimento.

I biturboelica P.180 fabbricati dalla Piaggio, nati per il settore dei voli business e che hanno trovato come in questo caso anche un nuovo adattamento per scopi tecnici, offrono prestazioni simili a quelle di un jet, ma con consumi inferiori del 40%. “Abbiamo prodotto una sinergia di cui essere orgogliosi – ha sottolineato Garbini – e che ci sta permettendo anche di fornire servizi all’estero in molti Paesi. Abbiamo infatti siglato – ha concluso – accordi con molti Paesi in Europa e Africa; ora speriamo di riuscire a vincere un bando su alcuni sistemi per la sicurezza dell’aeroporto di Dubai”.

Fonte:www.rsvn.it


19 Novembre 2013

Roma, 18 nov – Piaggio Aero e Selex ES (gruppo Finmeccanica) annunciano che il programma P.1HH HammerHead Unmanned Aerial System ha raggiunto e superato con successo la fase di dimostrazione e validazione del sistema con il primo volo lo scorso 14 novembre del dimostratore tecnologico P.1HH DEMO presso la base dell’Aeronautica militare italiana di Trapani ‘Birgi’. Il dimostratore UAV P.1HH DEMO UAV e’ decollato ad una velocita’ di 110 nodi, effettuando un sorvolo sul Mediterraneo per circa 12 minuti, durante i quali sono stati testati il sistema di navigazione e le capacita’ di manovra sia in modalita’ automatica che manuale. “Selex ES – dichiara in una nota l’amministratore delegato Fabrizio Giulianini – gioca un ruolo chiave a livello europeo e internazionale nel settore dei velivoli senza pilota, grazie al particolare posizionamento che vede l’azienda coprire l’intera catena di comando e controllo dell’UAS (Unmanned Aerial System). Oltre a produrre sistemi ‘unmanned’ completi e sensori, Selex ES partecipa attivamente ai principali gruppi di lavoro internazionali con l’obiettivo di studiare e definire le normative che in futuro consentiranno agli UAS di volare in spazi aerei civili. Gia’ oggi, in caso di situazioni di crisi o emergenze umanitarie, questi sistemi stanno trovando i primi utilizzi”. Giulianini conclude affermando che la societa’ sta “lavorando per mettere a disposizione del governo italiano i nostri sistemi e sensori nell’ambito dell’emergenza umanitaria che si e’ venuta a creare a largo dell’isola di Lampedusa. Gia’ nel passato gli equipaggiamenti di Selex ES a bordo degli ATR 42 della Guardia di Finanza italiana sono stati impiegati per le operazioni di pattugliamento dell’agenzia europea Frontex”. Com-Zam 18-11-13 18:11:58 (0500) 5

 


26 Ottobre 2013

Finale Ligure . Piaggio Aero, l’unico costruttore italiano di velivoli per la Business Aviation, ha annunciato la firma di un contratto per la vendita di due velivoli P.180 Avanti II e 8 opzioni a Sparkle Roll Investment Holding tra i maggiori gruppi industriali e commerciali cinesi operanti nel settore del lusso.

Il contratto siglato nell’ambito dell’NBAA 2013, la più importante fiera al mondo per l’aviazione d’affari, prevede che i P.180 Avanti II Executive siano consegnati da marzo 2014. I velivoli potranno essere immediatamente operati in virtù della certificazione ottenuta dal velivolo Italiano da parte dell’Ente per l’aviazione civile cinese (CAAC) che ne consente la registrazione nella Repubblica popolare Cinese, in Hong Kong e Macao.

Il mercato dell’aviazione d’affari cinese conta oggi 150 aerei privati di cui più di 70 registrati negli ultimi 5 anni con una crescita di oltre il 60% negli ultimi due anni. Nel medio termine è prevista una crescita esponenziale della Business Aviation in Cina grazie alla progressiva liberalizzazione degli spazi aerei e alla concretizzazione degli investimenti in infrastrutture già pianificati dal Governo cinese.

In questo promettente scenario Piaggio Aero conferma il suo successo sul mercato cinese dove i primi velivoli italiani sono stati consegnati a luglio del 2012.

Il P 180 Avanti II è il più veloce aereo Turboprop mai costruito, grazie alle ultime modifiche progettate proprio per soddisfare le richieste dei mercati emergenti, il velivolo italiano ha oggi una autonomia di oltre 3.185 Km grazie all’installazione di un serbatoio aggiuntivo, ed è in grado di coprire tutte le rotte a medio raggio raggiungendo la velocità massima di 745 km/h e la quota di 12.500 metri. Performance simili a quelle di un Jet ma consumi di carburante inferiori del 40%, con conseguente economicità operativa e ridotte emissioni di CO2 nell’ atmosfera.

Fonte_www.ivg.it



Il Piaggio P.149 era un monomotore da addestramento basico ad ala bassa ad uso militare sviluppato dall’azienda italiana Piaggio Aero negli anni cinquanta e prodotto, oltre che dalla stessa, anche dalla tedesca Focke-Wulf.

Venne impiegato nelle scuole di volo per la formazione dei piloti, in ambito militare principalmente della tedesca Luftwaffe, in quello civile dalla compagnia aerea svizzera Swissair

Descrizione
Equipaggio 1
Progettista Giovanni Casiraghi
Costruttore Bandiera dell'Italia Piaggio Aero
Bandiera della Germania Focke-Wulf
Data primo volo luglio 1953
Utilizzatore principale Bandiera della Germania Luftwaffe
Esemplari 88 (Piaggio)
190 (Focke-Wulf)
Sviluppato dal Piaggio P.148
 

Dimensioni e pesi

 
Lunghezza 8,80 m
Apertura alare 11,12 m
Altezza 2,90 m
Superficie alare 18,85 m²
Peso a vuoto 1 160 kg
Peso carico 1 680 kg
Passeggeri 3-4 o un allievo
 

Propulsione

Motore un Lycoming O-435-A
Potenza 190 hp (142 kW)
Prestazioni
Velocità max 234 km/h
Raggio di azione 925 km
Tangenza 5 000 m (16 404 ft)
Note dati riferiti alla versione P.149D

 

Fonte:http://it.wikipedia.org



Un PD-808 con una speciale colorazione del 14º Stormo

Il Piaggio-Douglas PD-808 era un bireattore da nove posti, con ala bassa e impennaggio convenzionale, realizzato dall’azienda italiana Piaggio in collaborazione con la statunitense Douglas Aircraft Company. L’unico utilizzatore era l’Aeronautica Militare che lo utilizzò in diverse versioni. L’ultimo esemplare è stato radiato dalla linea di volo il 17 maggio 2003

Storia

Nel 1957 la Douglas iniziò lo studio di un nuovo velivolo executive imbarcato per la United States Navy e giunse ad un progetto preliminare chiamato D-808. La Marina però non era disposta a sostenere da sola il costo del progetto ma si dichiarò disponibile ad acquistare 200 esemplari nel caso in cui ne fosse stata prima realizzata una versione civile.

La Douglas, che non aveva grande esperienza nello sviluppo di questo tipo di velivoli, cercò di coinvolgere la Northrop che non accettò ma che indicò la Piaggio Aero Industries come partner aziendale ideale per questo progetto.

Dopo essersi assicurata l’interesse dell’Aeronautica Militare, l’azienda genovese firmò nell’aprile del 1961 un accordo che prevedeva la costruzione da parte sua degli esemplari destinati al mercato civile, mentre la Douglas si riservava il diritto di costruire nei suoi stabilimenti gli esemplari eventualmente ordinati dalla Marina americana ed opportunamente modificati per l’impiego sulle portaerei. L’azienda americana inoltre non avrebbe investito denaro ma avrebbe messo a disposizione il personale, i progetti e le conoscenze necessarie per lo sviluppo del velivolo.

Nel 1961 il progetto fu gradualmente trasferito dallo stabilimento di El Segundo in California a Finale Ligure (Savona) sotto la responsabilità dell’ingegner Alessandro Mazzoni.

I primi due prototipi furono costruiti a Finale Ligure e il primo volo ci fu il 29 agosto 1964 all’aeroporto di Genova-Sestri Ponente, a poco più di tre anni dall’avvio del progetto. La certificazione RAI/FAA fu rilasciata il 20 novembre 1966; inoltre il PD-808 fu il primo aereo italiano progettato e certificato con le severe norme FAR-25 per i velivoli da trasporto.

Nel 1967 la Douglas e la McDonnell si fusero dando vita a una delle più importanti industrie aerospaziali del mondo: la McDonnell Douglas. Uno dei primi atti della nuova società fu la cancellazione del programma del PD-808, ritenendo che non interessasse più la Marina americana.

Senza un partner così importante, la Piaggio non ritenne in grado di poter affrontare da sola la produzione, la vendita e il supporto sul mercato civile; l’Aeronautica Militare ne ordinò però 22 esemplari, risollevando così le sorti dell’azienda.

Venne utilizzato per un’ampia gamma di ruoli, come l’addestramento alla guerra elettronica (versione GE, con equipaggiamento ECM), radiomisure (RM) o trasporto VIP (TP).

Impiego operativo

Il PD-808 venne impiegato solamente in Italia, dall’Aeronautica Militare, ad iniziare dal 1966 e dalle I.A.M.Rinaldo Piaggio SpA con l’esemplare NC 504 I-PIAL.

L’ultimo esemplare, un GE, volò il 17 maggio 2003, dopo aver raggiunto il limite di vita operativa.

Varianti

Complessivamente prodotti 24 esemplari: 2 prototipi (NC501 MM577 e NC502 MM578), 2 velivoli civili (NC503 I-PIAI e NC 504 I-PIAL), 4 trasporti VIP a 7 posti(NC506 NC507 NC508 NC509), 8 velivoli GE (NC505 NC510 NC513 NC516 NC517 NC518 NC519 NC520), 4 trasporti TA (NC 511 NC512 NC514 NC515 ed infine 4 velivoli RM (NC 521 NC522 NC523 NC524) tutti in dotazione all’AMI:

  • PD-808 RM: radiomisure (calibrazione di radioassistenza alla navigazione) (4 esemplari)
  • PD-808 GE: contromisure elettroniche (8 esemplari)
  • PD-808 TA: addestramento equipaggi (4 esemplari – 6 in origine poi 2 trasformati GE)
  • PD-808 VIP: trasporto VIP (4 esemplari)

Utilizzatori

bandiera Italia
Tipo Aereo executive
Equipaggio 2 piloti + 1 assistente
Costruttore Bandiera dell'Italia Piaggio
Bandiera degli Stati Uniti Douglas
Data primo volo 29 agosto 1964
Data ritiro dal servizio 17 maggio 2003
Utilizzatore principale Bandiera dell'Italia Aeronautica Militare
Esemplari 24
Dimensioni e pesi
 
Lunghezza 12,85 m
Apertura alare 13,20 m
Altezza 4,80 m
Superficie alare 20,92 m²
Peso a vuoto 4.830 kg
Peso max al decollo 8.165 kg
Passeggeri 9 nella versione da trasporto
Propulsione
Motore due turbogetti Rolls-Royce Viper Mk.526
Spinta 1.524 kg/s
Prestazioni
Velocità max 920 km/h
Autonomia 6.760 km
Tangenza 13.700 m
Equipaggiamento ECM per la guerra elettronica

Fonte:http://it.wikipedia.org



Il Piaggio P 136 è un aereo anfibio prodotto dall’azienda italiana Piaggio negli anni cinquanta. Primo aereo ad essere costruito a Genova dalla “Rinaldo Piaggio” nel secondo dopoguerra è stato impiegato dalla Aeronautica Militare per pattugliamento e soccorso. Venne commercializzato nel mercato privato statunitense con il nome di Royal Gull (Gabbiano reale in inglese) riscuotendo un discreto successo.

Sviluppo

 

Il P 136 nasceva dalla penna di diversi ingegneri della Piaggio, Alberto Faraboschi, Salvatore Bruno Mori e Giovanni Casiraghi, e puntava sulla sua versatilità di utilizzo per imporsi nel difficile mercato del dopoguerra. Era un monoplano con ala alta a gabbiano con i motori sistemati alla sommità dei tronchi alari interni. Questi azionavano eliche spingenti, una soluzione poco diffusa, ma che dal P 136 rappresenterà la caratteristica dei bimotori Piaggio che seguiranno, il P166 e il P180 Avanti.

L’altezza serviva a garantire che i motori e le eliche fossero nettamente al disopra del livello dell’acqua anche a pieno carico, mentre il posizionamento dei motori serviva a ridurre il rumore all’interno della cabina. La fusoliera era a scafo a doppio gradino e l’aereo presentava un carrello triciclo posteriore completamente retrattile. Le ruote anteriore si retraevano ai lati dello scafo, mentre il ruotino di coda nella parte finale dello scafo. Presentava un coppia di galleggianti stabilizzatori alari di tipo fisso.

Il prototipo volò per la prima volta il 29 agosto 1948, con motori Franklin B9F da 215 CV ciascuno. Nel 1949 l’Aeronautica Militare Italiana ne acquistò un esemplare per scopi di valutazione e l’anno successivo ne ordinò un lotto di 14 esemplari. La versione americana, che venne commercializzata dalla Tracker Aircraft Corporation, denominata Royal Gull fu esportata in 40 esemplari: negli Stati Uniti e in Canada. Considerando il fatto che l’aereo fu prodotto in soli 65 esemplari, il risultato ottenuto oltre oceano fu notevole. Piaggio utilizzò l’esperienza del P136 per il successivo sviluppo del Piaggio P.166 di cui un gruppo di ingegneri cominciò il progetto, verso la fine del 1955.

Impiego operativo

Militare

In Italia venne adottato dall’Aeronautica Militare che inizia ad equipaggiare l’allora 84º Gruppo Soccorso Aereo, basato a Vigna di Valle, sul Lago di Bracciano, dal 1951[1], con compiti di ricerca e salvataggio prevalentemente in ambito addestrativo[2].

Esemplari attualmente esistenti

Diversi P 136 volano ancora in America settentrionale ed un P 136 dell’AM è esposto al Museo storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle nel comune di Anguillara Sabazia.

L’esemplare ex AM (P.136L M.M.80082 n/c 212) successivamente immatricolato I-SASO e poi I-FRLV è conservato dal GAVS Torino in attesa di restauro.

Varianti

  • P 136L: Versione di serie con più potenti motori Avco-Lycoming GO-435C2 da 264 CV.
  • P 136L-1: Designazione AMI per i propri velivoli equipaggiati con Avco-Lycoming GO-480 da 270 hp (201 kW) al decollo[3] con riduttore.
  • P 136L-2: Versione con Avco-Lycoming GSO-480 da 340 hp[3] (253,5 kW) con compressore.

Utilizzatori

Militari

bandiera Italia

 

Scheda Tecnica

Piaggio P.136L  
      Foto – Photos
Nome /      Name Piaggio P.136L “Lycoming”    

Carattestistiche/ Type  Quadriposto da turismo/trasporto anfibio/aeroambulanza
Anno di Cost. Year of constr. 1952
Primo Volo/  First flight 29  agosto 1948
Progettista/ Eng. Ing. Alberto Faraboschi – Ing. Salvatore Bruno Mori – Ing. Giovanni Casiraghi
Equipaggio n. /Crew 1+4
Ap. Alare / mt. Span wings 13,53 mt 44ft
Lunghezza/ mt. Lenght 10,80 mt 32,80 ft
Altezza/ mt. Height 3,75 mt 9,87 ft
Sup. Alare mq / Wing area  25,10 
Motore -i /  Power Plant-s 2 Lycoming GO-435 da 260cv
Peso max /   Max weight 2722 kg
Peso a secco / Empty weight 1980 kg
Carico utile / Loaded weights 769 kg.
Armamento / Armament  no
Vel. max/     Max speed 287 km/h 154 kts
Tangenza prat. / 5000 mt 15200 ft
Autonomia / Range 1250-1760 km. 2315-3259 nm
Produzione / Production n.63 esemplari circa costruiti -varie versioni
Varianti /    Special Type P.136 L (con motori Lycoming =-435C2) -L1 (Versione Militare) – L2.(Rojal Super Gull 200 5/8 posti negli USA con Lycoming GSO-480 AIA 6 da 340HP)

 

Fonte:http://it.wikipedia.org & http://www.aerei-italiani.ne


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